Rassegna Stampa

Il Sardegna

Nuovo Pul, la Regione dice sì «Siamo pronti a discutere»

Fonte: Il Sardegna
25 gennaio 2010

Poetto. L'assessore all'Urbanistica favorevole a incontrare il Comune per rivedere il piano di utilizzo del litorale

 Asunis: «Non capisco quali difficoltà ci siano per l'approvazione del regolamento.
Nell'ordinedelgiornononèchiaro.Perilmomentononcihacontattatonessuno» EPOLIS Disponibile ad incontrare il Comune. Anche se non capisco che problemi abbiano a Cagliari ad approvare il Pul». Sorpreso l'assessore regionale all'Urbanistica Gabriele Asunis: l'ordine del giorno votato mercoledì nell'aula consiliare del capoluogo l'ha letto nei dettagli. Il documento chiede di attivare un tavolo di concertazione con la Regione per definire «indirizzi più adeguati alle esigenze urbane e turistiche della città».
MA ASUNIS non trova chiaro cosa ostacoli, nello specifico, l'approvazione del Pul (piano di utilizzo del litorale), definito, e votato ormai un anno fa, dalla stessa giunta comunale. E chiarisce che le concessioni demaniali vengono rilasciate dalla Regione, davanti a un Pul ap-provato. Quindi senza Pul, niente concessione demaniale. E senza concessione, gli uffici comunali non rilasceranno nessuna licenza edilizia ai gestori che vorranno ricostruire i chioschetti, dopo la demolizione.
L'ORDINE del giorno approvato mercoledì in via Roma chiedeva un incontro alla Regione per allargare i vincoli al Pul, redatto sulla base dei dettami del “Ppr di Soru”, e chiedere per il Poetto lo status di “spiaggia urbana”. «Non capisco di cosa stia parlando il Comune quando parla di piano per spiaggia urbana», ammette l'assessore Asunis, «nel documento i problemi non vengono enunciati. E poi le linee guida per i piani di utilizzo dei litorali sono predisposte da 15 anni. E prendo coscienza solo ora che a distanza di 15 anni il Comune di Cagliari ha difficoltà a definire il piano. Auspichiamo», aggiunge, «che ci elenchino i problemi e per quanto sarà legittimo la Regione valuterà, se ci sono, le strade per venire incontro alla esigenze del capoluogo. Ma al momento», conclude, «nessuno ci ha contattato ». I problemi secondo i gestori dei baretti, riguardano gli stabilimenti. Il Pul (basato sul Ppr regionale che recepisce le norme del codice Urbani e le normative europee), non riduce gli spazi per i chioschi (1000 mq come ora), mentre limita a 500 mq l'area a disposizione per i servizi da spiaggia degli stabilimenti (ombrelloni e lettini). E in tanti si vedrebbero ridotti (qualcuno ha di più di mille mq a disposizione) i margini di guadagno. Cruciale la conferenza di servizi (Regione, Comune, Demanio) del 10 febbraio: si dovrà dare risposta al progetto dei titolari dei baretti che chiedono proroga della concessione, trasferimento nella nuova area, demolizione del vecchio chiosco e ricostruzione del manufatto sullo stile dei casotti. ¦ EN.NE.