Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«I comuni devono applicare il piano casa»

Fonte: La Nuova Sardegna
18 gennaio 2010

SABATO, 16 GENNAIO 2010

Pagina 11 - Sardegna 



Asunis spiega: «La legge è in vigore. Chi rifiuta la domanda può essere denunciato»




ALFREDO FRANCHINI

CAGLIARI. «La legge edilizia è in vigore». L’assessore Asunis lo ribadisce e attacca: «Chi dice che non è operante dà notizie false o addirittura farlocche». Poi precisa: lo Stato non l’ha impugnata e non ci sono problemi che ne limitino l’applicazione.
«I Comuni», afferma Asunis, «non hanno la possibilità di applicarla ma il dovere». E su questo l’assessore insiste: «Nella pubblica amministrazione contano solo i documenti e a scriverci sono stati appena 14 Comuni». E li indica: Villasimius, Aglientu, Assemini, Cagliari, Calangianus, Capoterra, Gonnesa, Gonnosfanadiga, Muravera, Ozieri, Palau, Pula, Quartu e Selargius. Più la Provincia Ogliastra. Tutti hanno sollevato dubbi interpretativi, la metà chiedevano lumi sulle zone agricole.
Ma al di là dei chiarimenti formali Asunis non nasconde che «non meno di 850 utenti di cui più di 300 in Gallura, non hanno avuto la possibilità di presentare il documento, respinti dai Comuni: «Sì, qualche tecnico locale ha ostacolato i privati cittadini. Me l’hanno riferito. Posso dire che, in casi come questi, i cittadini hanno una strada obbligata: chiamare il comando dei Carabinieri». E se la prende anche col sindaco di Alghero: «Non ha scritto per chiedere chiarimenti, non fa un’istanza ma poi leggo un’intervista in cui si lamenta e non so di che cosa».
Asunis ha poi esaminato le modifiche apportate al disegno di legge che modifica la norma sul rilancio dell’edilizia: «Non limita ma amplia le possibilità», ha spiegato, «e soprattutto in nessun caso entra in conflitto con norme nazionali. L’incertezza si è creata fra chi non ha letto il testo». Le novità riguardano proroghe, precisazioni, aspetti tecnici non basilari, correzioni di aspetti che avrebbero potuto alimentare confusione. Uno, in particolare, tratta il vincolo della destinazione a posto auto privato di una quota degli ampliamenti. Per 100 metri quadrati, ha spiegato l’assessore, si impone la destinazione di 30 a parcheggio, ma normalmente da un ampliamento volumetrico diventa impossibile realizzare il parcheggio. Quindi si è scelta la strada di «monetizzare», nel senso che i Comuni avranno la possibilità di stabilire una deroga in cambio di una somma da destinare alla costruzione di parcheggi pubblici. Sul nuovo testo della legge si pronuncerà la prossima settimana la Commissione Urbanistica. Poi il Piano paesaggistico: ««Entro il 28 febbraio spero di chiudere il protocollo d’intesa con il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, con il quale abbiamo già avuto un incontro chiesto da me». «Va trovata la corretta impostazione per revisionare il Ppr. Se lo Stato, a due anni dalla firma del protocollo d’intesa, non ha ancora fatto la verifica di coerenza, è forse perché qualche problema c’è. E d’altra parte quel Piano paesaggistico era stato varato senza concerto con lo Stato, visto che negli uffici non abbiamo trovato un documento». Infine, il «vero» piano casa sull’edilizia residenziale: «È pronto ma non può essere deliberato. Stato e Regioni non si sono messe d’accordo sulla suddivisione delle risorse finanziarie».