Rassegna Stampa

Il Sardegna

Stampace cade a pezzi nel rione è allarme crolli

Fonte: Il Sardegna
18 gennaio 2010

LA DENUNCIA. PREOCCUPAZIONE NEL CENTRO STORICO

Sant'Efisio ancora inagibile e per la prima volta la processione parte dalla chiesa di Sant'Anna, dove la facciata è pericolante. Voragini sotto i vicoli e palazzi transennati. di Ennio Neri Un rione a pezzi. Appartamenti lesionati, sottoservizi gruviera, voragini nelle strade e cripte allagate. E le chiese chiedono aiuto. A Stampace è ancora emergenza crolli. Nemmeno le tradizioni vengono risparmiate. Ieri, per la prima volta, la processione di Sant'Efisio (la festa liturgica del martire di Nora è il 15 gennaio) non è partita dalla chiesa omonima, ma da quella vicina di Sant'Anna. Tutto perché Sant'Efisio rischia il crollo. La rimozione della coltre di cemento armato, sistemata sulla volta negli anni '50 e che stava per compromettere l'edificio, prosegue. Si spera in una conclusione entro il 15 aprile, ma ieri la chiesetta era ancora inagibile. Il bello (si fa per dire) è che nemmeno la chiesa di Sant'Anna sta benissimo. Il sagrato è stato transennato dopo alcuni cedimenti del timpano e per consentire l'uscita della processione e del simulacro dalla scalinata di via Azuni, è stato aperto un varco tra le transenne. «Probabilmente riusciremo ad anticipare qualche intervento per Sant'Anna», spiega il dirigente del servizio Edilizia pubblica Paolo Pintor, «almeno per dare il via agli interventi più urgenti». Non sta meglio la chiesa di San Michele, dove una pensilina parasassi montata sopra un'impalcatura da almeno 5 anni, protegge l'accesso dei fedeli. Le perdite dei sottoservizi hanno fatto di via Portoscalas una strada gruviera e le scalette che portano al corso sono state transennate. Colpiti anche i monumenti simbolo: le infiltrazioni causano continui allagamenti nelle cripte di Santa Restituta e Sant'Efisio. Si lavora per scongiurare i crolli tra tra via Sant'Efisio e vico III Sant'Efisio, zona paragonata dai tecnici a via Peschiera. «Tutto il quartiere è in grossa difficoltà», accusa Gianni Agnesa, ingegnere e presidente del comitato dei Cuccurus cottus, «quando il sistema entra in crisi, vanno in crisi tutti gli organi ed è quello che sta succedendo a Stampace, vittima di un'umidità risalente mostruosa. Purtroppo», conclude, «non c’è attenzione delle istituzioni per la parte vecchia della città». ¦