Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Quelli che hanno fatto affari con i croceristi

Fonte: L'Unione Sarda
10 giugno 2008

La polemica. Parlano i commercianti che domenica hanno aperto i negozi


«Negozi chiusi durante lo sbarco dei croceristi? Un'inesattezza». Lo sostengono i titolari di Carpe Diem, un negozio di abbigliamento e calzature della zona. «Anche domenica con l'arrivo della “Independence of the seas, non solo abbiamo tenuto aperto, ma abbiamo lavorato proficuamente. E non è vero che le attività commerciali della zona erano chiuse, ma molte, da via Roma a piazza Yenne, hanno tenuto aperto», spiega Maria Luisa Carta. «Perché dire semper che i negozi sono tutti chiusi, che aprono solo i cinesi o che i pochi che aprono non lavorano?».
Tutto vero. Si tratta, come sempre, di capire se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. Se, cioè, dopo anni di polemiche sia il caso di gioire per l'intraprendenza dei commercianti che hanno aperto o se lagnarsi per coloro che hanno chiuso, sordi agli appelli. È anche vero, come ha scritto ieri l'Unione, che decine di attività sono state inserite in una guida della città realizzata a Londra e distribuita a tutti i croceristi che hanno scelto di fare un'escursione in città. Significa che c'è chi ci crede e investe, non solo tenendo aperto, ma anche acquistando spazi pubblicitari. E questo è il lato positivo. Ma è indubbio che la stragrande maggioranza dei negozi non abbia aperto e che molti debbano imparare a cogliere meglio le opportunità offerte dai circa 50 mila croceristi.

10/06/2008