Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Una scuola messa in croce»

Fonte: La Nuova Sardegna
23 dicembre 2009

MERCOLEDÌ, 23 DICEMBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari

Circoscrizione: S.Caterina, polemica strumentale

CAGLIARI. «A very merry Schristmas/ And a happy New Year/ Let’s hope it’s a good one/ Without any fear» (buon Natale e felice anno nuovo...) hanno eseguito ieri mattina gli alunni della scuola elementare Santa Caterina, in Castello, riprendendo «Happy Crhristmas», una canzone di John Lennon sul Natale. Una manifestazione preparata da tempo, che ha visto i bambini protagonisti e in cui si augura anche un buon anno senza timori nè paure («without any fear»). Ombre, invece, «evocate nei giorni scorsi con una campagna che sulla base di una serie di falsità, nate forse da un equivoco o di un difetto di comunciazione, ha portato alle denigrazione di una scuola considerata da tutti d’eccellenza come il Santa Caterina», spiega Gianfranco Carboni, presidente della circoscrizione riferendosi alla vicenda «che ha fatto male soprattutto ai bambini».
Tutto è nato da un «difetto di comunicazione» relativo a una manifestazione di cori sul Natale che si sarebbe dovuta tenere sabato presso la piazza Carlo Alberto in Castello. E che sarebbe saltata in quanto la Santa Caterina non avrebbe partecipato per non offendere la sensibilità di alcuni bambini mussulmani. Nell’istituto, però, non è pervenuta alcuna richiesta precedente ai primi di ottobre, periodo in cui viene predisposto il piano formativo della scuola. Inoltre la Santa Cateriana ha molti progetti di carettere religioso. Ma quello «che lascia sconcertati - prosegue Carboni - è la speculazione che è stata fatta di questa vicenda con prese di posizione politiche sulla difesa delle nostre tradizioni culturali da parte di alcuni politici». Sì è detto, poi, che nella scuola non ci sono crocifissi. Mentre ci sono e nessuno ha mai modificato niente da decenni.
«In questa scuola - precisa la direttrice Maria Rosa Manca - ognuno lavora per l’integrazione di tutti gli alunni, rispettando le normative e soprattutto i bambini». Ma il problema «sta fuori dell’istituto, nelle strumentalizzazioni mediatiche e politiche che si stanno facendo di una storia mai esistita», sottolinea Carboni. Ieri mattina un gruppo di giovani di destra ha manifestato davanti alla scuola in difesa delle «nostre radici», senza sapere probabilmente che nella stessa mattinata i bambini stavano cantando tre canzoni sul Natale: oltre a quella di Lennon in inglese, una di Luca Carboni in Italiano e una dei Tazenda in sardo.
Per Mario Ledda, parroco di Sant’Efisio (a suo tempo di Castello, «pastore» di molti dei dirigenti di oggi del centro storico), sembrava strano «che no ci fosse stato un difetto di comunciazione». Ma più in generale don Mario invita alla calma perchè «l’integrazione richiede mediazione e quindi tempi e azioni, da portare avanti con tutti gli strumenti necessari. Occorre parlare e parlare». Nel caso della «bagarre creata attorno alla scuola di Santa Caterina si è scritta una pagina triste, che va a tutto discapito dei bambini. Spero che serva, almeno, per non fare gli stessi errori in futuro», spiega Carboni. (r.p.)