Rassegna Stampa

Il Sardegna

Il Cagliari frena sul nuovo stadio «Troppe spese per la costruzione»

Fonte: Il Sardegna
14 dicembre 2009

L'annuncio. Vasapollo al convegno organizzato da Lavoro&Quartieri: incerta la nostra partecipazione alla gara

Costi elevati per l'adeguamento all'Uefa Speranze dalla legge al vaglio del Parlamento

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Ci mancava solo l'adeguamento Uefa. E quei 15 milioni in più da spendere, se il nuovo stadio vorrà ospitare le competizioni internazionali. Sale la preoccupazione al Cagliari calcio per la partecipazione alla gara per il nuovo impianto: «Abbiamo scoperto che l'adeguamento costa 15 milioni di euro in più», ha spiegato Marcello Vasapollo, consigliere del Cagliari, «valuteremo i parametri economici dal bando, per capire se abbiamo i titoli per partecipare alla gara». E in viale La Playa si spera in un'approvazione della legge nazionale sugli stadi che venga incontro alle esigenze del Cagliari.
LA DICHIARAZIONE nel corso del convegno “Stadio Sant'Elia. Quale futuro?”organizzato ieri, dalla lista civica Lavoro & Quartieri, all'hotel Mediterraneo. Il primo a prendere a la parola è stato l'assessore al personale Giuseppe Farris che ha illustrato la delibera sulla gara per la cessione del diritto di superficie del Sant'Elia, individuando i 4 vantaggi del provvedimento: e cioè, la proprietà dell'impianto che torna al Comune alla fine della concessione, il risparmio sulle spese di manutenzione straordinaria, lo spettacolo offerto dalla partite in un impianto moderno e la maggior competitività per il Cagliari calcio. Il consigliere L&Q Claudio Tumatis, ha attaccato l'opposizione: «Dicono che il Sant'Elia vale 60 milioni di euro, ma se il Cagliari non ci gioca quanto vale?», si domanda, «ricordo poi che la ristrutturazione costa più della ricostruzione». Al deputato Pdl Salvatore Cicu il compito di fare il punto sulla legge sugli stadi al vaglio del Parlamento: «Contiamo di approvarla a gennaio», ha auspicato, «ovviamente Tremonti permettendo». Assente l'architetto Manca di Villahermosa (era a Roma a discutere il progetto della Caralis arena con la Figc) per il Cagliari, gestore attuale dell'impianto c'era Marcello Vasapollo. «Abbiamo avuto offerte, anche dai privati per costruire lo stadio altrove», ha spiegato Vasapollo, «ma il presidente voleva fortemente Sant'Elia. Vogliamo capire se abbiamo i titoli per partecipare alla gara. L'adeguamento della Caralis arena alle norme Uefa», ha aggiunto, «costa 15 milioni di euro più del previsto. Il rischio è che vada bene per le gare internazionali, ma sovradimensionato per il campionato. Vedremo quanto il bando chiederà per il diritto di superficie». Qualche polemica. Gigi Riva, contrario alla demolizione dell'impianto ha attaccato il convegno, bollato come «sfilata di partito, in assenza degli assessori ai Lavori pubblici, Sport e Patrimonio». L'assessore Farris non ha ritenuto necessaria la presenza di altri assessori per presentare una delibera proposta dal sindaco, ha rivendicato il diritto di L&Q di organizzare convegni e si è rammaricato per l'assenza dell'ex bomber rossoblù al convegno. Quanto ai dubbi sulla partecipazione del Cagliari alla gara Riva ha commentato: «se non partecipano fanno un piacere a tutti perchè così lo stadio resta ai sardi». ¦

Il sindaco
Floris attacca la Sovrintendenza
«Blocca la città» ¦
¦ «Non si può fermare lo sviluppo della città per un vaso romano». Il sindaco Emilio Floris all'attacco della Sovrintendenza ai beni archeologici. Finora nel mirino del primo cittadino per lo stop al progetto del porticciolo di Sant'Elia. «Ecco perchè ci stanno superando le città del Nord Africa: per colpa della burocrazia». Per il sindaco giusto due paroline sullo stadio e poi a tutto campo sul rione Sant'Elia. «Riqualificare il quartiere è un dovere morale», ha spiegato il sindaco, «ma rivedere la residenzialità non basta, serve dare ai residenti la possibilità di vivere bene e di lavorare. Ci sono sosprese in arrivo per il quartiere», ha aggiunto, «investimenti privati importanti che porteranno uffici di enti importanti e riqualificheranno la via d'accesso al canale di Terramaini».