Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Finanziamenti super agevolati, il «Prestito della speranza» muove i primi passi a Sant’Elia

Fonte: La Nuova Sardegna
9 dicembre 2009

MERCOLEDÌ, 09 DICEMBRE 2009

Pagina 2 - Cagliari


Iniziativa della Conferenza episcopale per far fronte alla crisi Consulenti a disposizione nell’oratorio due volte alla settimana




MARIO GIRAU
CAGLIARI. Da qualche giorno nell’oratorio del centro giovanile di S.Elia è stato aperto l’Ufficio diocesano per il Prestito della Speranza. «Abbiamo fatto le prove generali - dice don Marco Lai, direttore della Caritas - prima del via ufficiale». Due volte la settimana (martedì, dalle 9 alle 12, e giovedì dalle 15,30 alle 18,30) questa «banca contro la disperazione» mette in moto i suoi consulenti per avviare interventi di sostegno economico con finanziamenti particolarmente agevolati.
L’iniziativa rientra in un progetto della Conferenza episcopale italiana che, per far fronte agli effetti della crisi economica internazionale, particolarmente pesanti per numerosi nuclei familiari, ha istituito un fondo di garanzia di 30 milioni di euro. E’ destinato a famiglie in difficoltà con le seguenti caratteristiche: almeno tre figli in età scolare, Università compresa, oppure gravate da malattia e disabilità, che abbiano perso l’unica fonte di reddito a causa di una disoccupazione temporanea o per un licenziamento definitivo.
«La scelta di concentrarsi sulla famiglia - dice don Marco Lai - ha un valore educativo e promozionale. Inoltre il target così definito permette di ottimizzare le risorse disponibili, comunque contenute, evitando azioni di supplenza rispetto ai compiti dello Stato».
Infatti il finanziamento erogato dalle banche aderenti all’accordo tra la Cei e l’Associazione bancaria italiana non potrà essere superiore a seimila euro, erogato in 12 tranche di 500 euro mensili, prorogabile per un ulteriore anno. Un prestito non pronta cassa, ma dietro presentazione di un progetto per il reinserimento lavorativo e l’avvio di un’attività economica autonoma.
Braccio operativo del “Prestito della Speranza” la Caritas.
«Noi abbiamo attivato - spiega ancora don Marco - una rete di collaborazioni con una serie di soggetti impegnati istituzionalmente nel sostegno alle fasce sociali più deboli e con finalità coerenti con i percorsi operativi previsti dal progetto».
Di questo network territoriale fanno parte Acli, Bic, sindacati, Centri per i servizi del lavoro, Sviluppo Italia Sardegna e la Vobis (Volontari bancari per le iniziative nel sociale, organizzazione recentemente istituita che riunisce funzionari di banca Intesa San Paolo, che metteranno le proprie competenze per supervisionare e accompagnare le procedure finalizzate al rilascio dei prestiti agli eventi diritto).
L’Ufficio diocesano centrale funziona a sant’Elia, ma informazioni si possono ottenere anche nei centri d’ascolto Caritas: sei in città (Viale sant’Ignazio 2, chiesa di Bonaria, viale sant’Avendrace, via La Vega e via Toti a Pirri) e sei nel circondario (Assemini, Monserrato, Quartu sant’Elena 2, Senorbì e Villasor).