Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Fuori sede, finanziamenti a rischio

Fonte: La Nuova Sardegna
9 dicembre 2009

MARTEDÌ, 08 DICEMBRE 2009

Pagina 2 - Cagliari


Atti concreti o si perdono i fondi per lo student village nell’ex semoleria




CAGLIARI. Non più un campus ma uno student village con criteri di compatibilità energetica, a struttura modulare senza un corpo unico e posti letto dimezzati. Questo il progetto per la sistemazione dell’ex semoleria di viale La Plaia da parte dell’Ersu. Ma c’è un problema: occorrono certezze sulla «spendibilità delle risorse finanziarie attualmente disponibili».
Nella relazione allegata al «Piano straordinario per la residenzialità universitaria e l’ospitalità nella città di Cagliari» redatto, per contro della Regione, dall’Ersu (l’ente del governo dell’isola per il diritto allo studio), si pone l’accento su un punto determinante: la necessità di finanziamenti sicuri.
In città, tra i tanti problemi dell’università c’è quello di dare un alloggio a circa un migliaio di studenti fuori sede che, per merito e reddito familiare, hanno diritto a un posto letto. Senza questa sistemazione, come dimostrano tutti gli indicatori, la loro possibilità di studiare viene fortemente penalizzata: un danno grave per tutti visto che si tratta anche degli universitari col profitto migliore. Da qui l’esigenza di superare gli ostacoli e presentare progetti in grado di dare loro una risposta, per tenendo conto delle indicazioni regionali (l’Ersu è un ente strumentale). Da qui la predisposizione del piano, che raccoglie le esigenze dei vari soggetti interessati: Università, Regione e Comune.
In questo quadro l’ente ha predisposto un programma integrato per raddoppiare il numero dei posti letto degli studenti: da poco più di novecento a quasi millenovecento, con un piano di dismissioni e nuove acquisizioni tramite ristrutturazioni dell’esistente. Il tutto al fine di avvicinare ai luogni della didattica le strutture e i servizi dello studentato. E il primo tassello è l’edificazione nella zona dell’ex semoleria.
«A causa della collocazione strategica - si legge infatti nella relazione del piano - si ritiene che allo stato attuale, l’edificazione dell’area costituisca il primo obiettivo realisticamente raggiungibile in tempi relativamente rapidi e, insieme, la migliore soluzione alla necessità di incremento dei posti letto». Come dire: il programma integrato va realizzato nel medio termine, per il «qui ed ora» bisogna intervenire con lo student village.
Nello stesso tempo, però, «si ritiene utile - si legge - evidenziare l’importanza anche ai fini di una ulteriore rivalutazione dell’area, di avviare e concludere entro tempi compatibili le procedure di verifica dell’effettiva disponibilità e concreta spendibilità delle risorse finanziarie attualmente disponibili per tale intervento edificatorio». Infatti queste, «in mancanza di atti impegnativi concreti e definitivi, rischiano di cadere in perenzione (finanziamento che se non utilizzato, dopo tre anni torna allo Stato - ndr) con lo scadere del corrente anno solare». Da qui anche la richiesta di «una concertazione con l’amministrazione comunale». Insomma: un vero grido d’allarme. (r.p.)