Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Via le automobili dal centro storico»

Fonte: L'Unione Sarda
3 dicembre 2009

Tutti concordi sulla strada che porta alla pedonalizzazione. Dibattito sui metodi 

Ztl notturna a Villanova e altri parcheggi per i residenti

Onorato punta ancora sulle ztl. «Servono di più», dice Businco, «i divieti di sosta».
Ztl notturna a Villanova e nel weekend in tutto il Poetto. Sono queste le proposte che l'assessore al Traffico Maurizio Onorato porterà domani nella competente commissione comunale. E, nel frattempo, incontrerà i vertici di Alcoa, la società che gestisce il multipiano di viale Regina Elena, per chiedere loro di mettere a disposizione un altro centinaio di parcheggi per i residenti. «Perché», spiega Onorato, «i 120 a tariffa ridotta per chi abita nei quartieri limitrofi sono stati già assegnati».
IL PRESENTE Il tentativo di liberare il centro storico dalle auto procede. Pur con qualche frenata, talvolta un po' brusca. Un peccato, per esempio, che la pedonalizzazione estiva della Marina non sia proseguita anche dopo il 30 settembre. «Ma», puntualizza Onorato, «la totale chiusura al traffico di vico Angioy e di piazzetta Savoia è confermata». Anche se, in questo secondo caso, c'è da risolvere un problema. «Per i vigili del fuoco l'accesso non può essere bloccato con fioriere o transenne. Occorre piazzare fittoni a scomparsa». In pratica, blocchi che possono scendere verso il basso in modo da far transitare i mezzi autorizzati. «Dal momento che questi fittoni scendono di una trentina di centimetri sottoterra, i tecnici stanno cercando di capire se esistono sottoservizi nella zona in cui dovrebbero essere piazzati i blocchi».
IL FUTURO Rimandata, però, alla prossima estate la nuova pedonalizzazione della Marina, si lavora sugli altri quartieri. In particolare su Villanova: l'obiettivo è farsi trovare pronti quando saranno finiti i lavori di riqualificazione. «I tecnici stanno verificando se possono essere chiuse al traffico, salvo alcuni brevi periodi per le operazioni di carico e scarico, le strade più strette. E, nel frattempo, stanno cercando di capire se esistono percorsi alternativi».
LE REAZIONI Auto tabù nel centro storico. L'idea raccoglie sempre più consensi. Ma non mancano le critiche. «Perché», interviene il presidente della Circoscrizione 1 Gianfranca Carboni, «fare questi stop and go ? L'assessore era stato coraggioso nel pedonalizzare la Marina. Siamo riusciti, con qualche difficoltà, a far abituare la gente a questa novità. Sbagliato tornare indietro». Per Carboni non si deve tornare indietro. «Anche i commercianti che, inizialmente, si erano lamentati hanno capito che la chiusura al traffico rappresenta un vantaggio».
IL CONSIGLIO Tutti concordi, dunque, sulle limitazioni del traffico. Anche se non manca qualche distinguo. Ettore Businco (Riformatori), componente della commissione consiliare ed ex assessore al Traffico, non concorda sui metodi. «Giusto puntare alla pedonalizzazione ma la strada non sono le zone a traffico limitato». Lui aveva seguito un'altra via. «Quando ero assessore, in via Concezione avevo istituito il divieto di sosta: quella strada è rinata». Se le auto non possono fermarsi, le strade sono attraversate da un numero minore di auto. «È questo il primo passo verso la pedonalizzazione». In questo caso, maggioranza e opposizione possono fare discorsi simili. «I cittadini», interviene Massimo Zedda (Sinistra e libertà), residente di Villanova, «hanno risposto positivamente agli esperimenti. Occorre continuare così, favorendo il trasporto pubblico, dalla metropolitana di superficie all'incentivazione all'utilizzo dei mezzi pubblici. Il centro storico senza auto significa miglior qualità della vita, minor inquinamento e riqualificazione dei quartieri. E anche nascita di nuove attività commerciali e, quinidi, di posti di lavoro». Il centro senza auto piace. «Tutti», conclude un altro componente della commissione Traffico, Giorgio Adamo (FI), «hanno capito gli indubbi vantaggi della pedonalizzazione. D'altronde, i centri storici di tutto il mondo sono senza auto. Il cruccio? Il processo è troppo lento».
MARCELLO COCCO

03/12/2009