Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Meno consiglieri comunali

Fonte: L'Unione Sarda
1 dicembre 2009

Finanziaria, tagli anche per Giunte provinciali ed enti montani



ROMA C'è anche il taglio degli stipendi dei consiglieri regionali e del numero di consiglieri e assessori comunali e provinciali, nel pacchetto di emendamenti alla Finanziaria nazionale presentato ieri alla Camera dal Governo. Decisioni che, se approvate dal Parlamento, potrebbe avere conseguenze anche in Sardegna (per effetto del taglio dei fondi statali) nonostante l'autonomia organizzativa della Regione.
I consiglieri regionali non potranno comunque guadagnare più di un parlamentare. «L'importo degli emolumenti e delle utilità - recita l'emendamento governativo - ivi compresi le indennità di funzione, di carica e di fine mandato, la diaria, il rimborso spese, l'assegno vitalizio a qualunque titolo percepiti dai consiglieri regionali, non possono complessivamente eccedere in alcun caso l'indennità spettante ai membri del Parlamento».
Quanto agli enti locali, l'abolizione delle Comunità montane è una facoltà, non un obbligo, delle regioni: ma, in caso di approvazione dell'emendamento, lo Stato cessa di concorrere al finanziamento delle Comunità. Rivoluzione nei Consigli comunali: saranno formati da 45 componenti oltre il sindaco nelle città con oltre 1 milione di abitanti, 40 oltre i 500mila, 37 oltre i 250mila, 32 oltre i 100mila, 22 oltre i 30mila, 15 oltre i 10mila, 12 oltre i 3mila, 10 oltre 1.000, 8 sotto i 1.000. Non più di due assessori nei Comuni fino a 3mila abitanti; 3 dai 3mila ai 30 mila; 5 fino a 100mila; 8 fino a 250mila; 9 fino a 500mila; 10 fino a 1 milione; 12 oltre il milione di abitanti.
Nelle Province, ci saranno 36 consiglieri (e non più di 10 assessori) oltre 1 milione e 400mila abitanti; 30 (8 assessori) tra 700mila e 1 milione e 400mila; 24 (6 assessori) tra 300 e 700mila; 20 (4 assessori) nelle altre province. L'emendamento obbliga le regioni a statuto speciale ad attuare queste norme; in caso di mancata attuazione entro il 30 giugno 2010, anche agli enti locali delle regioni speciali si applica la riduzione del fondo ordinario per gli enti locali prevista per le altre regioni.
Un altro emendamento definisce il percorso verso la privatizzazione della Tirrenia, prevedendo il subentro nelle convenzioni attualmente in vigore con Toremar, Saremar e Caremar di Toscana, Sardegna, Campania e Lazio.

01/12/2009