Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La crisi non ferma le donazioni

Fonte: L'Unione Sarda
30 novembre 2009

Solidarietà. Ieri 300 volontari in campo nei market che hanno aderito all'iniziativa

Colletta alimentare, raccolte più di 45 tonnellate di cibo

I volontari: «I più generosi sono quelli che hanno meno disponibilità».
«La solidarietà è un valore da non trascurare. Basta un attimo e dalle stelle ti ritrovi nelle stalle. Povero, senza neanche un centesimo per mettere assieme il pranzo con la cena». Nicoletta Buzzo ha appena donato un panettone ai volontari della Fondazione Banco alimentare e della compagnia delle Opere che ieri, come in tutta Italia, hanno organizzato la Colletta Alimentare. «Sono una pensionata e a fine mese ci arrivo con tanta fatica», aggiunge mentre percorre la rampa del market Pellicano di via Pasteur. «Non ci rimane altra scelta che aiutarci a vicenda, sperando poi di ricevere lo stesso trattamento che abbiamo riservato agli altri».
I VOLONTARI L'ora X è scattata alle 8 del mattino, all'apertura dei market. In città un esercito oltre trecento di volontari si è piazzato all'ingresso dei 20 supermercati che hanno aderito all'iniziativa per dare una mano concreta alla raccolta di generi alimentari da destinare poi alle associazioni che li distribuiranno ai più bisognosi. Busta gialla in mano, pettorina dello stesso colore e tanta cortesia. I cagliaritani sono magnanimi? «I ricchi li riconosco all'odore », racconta Alberto Atzori, responsabile dell'Associazione lavoratori cattolici che ieri presidiava la Romana market di via Nuoro. «Senza dubbio i più generosi sono quelli che hanno meno disponibilità. Così come i volontari, avete mai visto un dirigente d'azienda in campo tra i poveri?». A pochi metri altri otto componenti dell'associazione distribuiscono sacchetti e sistemano nelle scatole i prodotti appena acquistati dai clienti, soprattutto pasta, tonno, zucchero, olio e omogeneizzati. La manifestazione piace molto anche ai gestori delle attività commerciali, anche perché ieri la generosità dei clienti è stata direttamente proporzionale all'aumento delle vendite. «È un'ottima iniziativa che andrebbe realizzata tutti i giorni dell'anno», afferma Boris Flutto, responsabile del market. Una giornata intensa per i volontari, senza un attimo di tregua. «È dal 2003 che collaboro all'iniziativa, quest'anno andrà ancora meglio delle passate edizioni», spiega Marco Zedda, mentre al market di via Pasteur pesa una scatola di riso.
NEL DEPOSITO Non si lavora solo nei market. L'attività è frenetica anche nei capannoni di via Edison, nella zona industriale di Selargius, del Banco alimentare. I transpallet elettrici spostano pedane che saranno sistemate in scaffalature. Qualcuno con bombola e fornello da campeggio sta già organizzando il pranzo, mentre la brace in una graticola aspetta solo la salsiccia. I volontari più esperti controllano e registrano la merce in entrata. Nulla è lasciato al caso, perché anche la solidarietà va contabilizzata. «Oggi è niente, il grosso del lavoro inizierà domani, quando dovremo sistemare per bene i vari prodotti che dovranno essere smistati», dice Guido Pusceddu, poligrafico in pensione. Ma come funziona la macchina della solidarietà? «È da 13 anni che l'ultimo sabato di novembre lo dedichiamo alla Colletta alimentare», chiarisce Giorgio Frasconi, responsabile per la Sardegna del Banco alimentare. «Un lavoro che dura 365 giorni, ma che grazie alla disponibilità di enti pubblici, in prima linea il Comune e la Polizia municipale di Cagliari, le Poste, e privati riusciamo a portare a termine nel migliore dei modi». Com'è andata quest'anno? «I numeri non sono ancora certi, ma in città abbiamo superato il risultato dell'anno scorso: 45 tonnellate. Mica poco in un periodo di crisi. Sembra ci sia un calo nei paesi dell'hinterland». (a. a.)

29/11/2009