Rassegna Stampa

Il Sardegna

I cagliaritani ostaggi del traffico «Il Comune ha poco coraggio»

Fonte: Il Sardegna
23 novembre 2009

Viabilità. L'assessore Onorato: «Servono soluzioni urgenti in viale Marconi e sull'asse mediano»

Il docente Meloni: «Basta interventi incoerenti, meglio più piccoli ma con una strategia»

Roberto Murgia cagliari@ilsardegnablu.it ¦

In entrata, in uscita, al centro e nelle grandi arterie: ogni giorno il traffico congestiona Cagliari e l'area vasta. Un tamponamento nell'asse mediano è in grado di rallentare il flusso delle macchine per ore, viale Trieste nelle ore di punta è impercorribile. C'è il problema dei parcheggi, più che altro di come sono strutturati. Esistono ancora quelli a spina di pesce e a novanta gradi (come nel caso di viale Trieste): uscirne fuori con la macchina significa paralizzare le file. Le corsie preferenziali per i trasporti pubblici sono poche. E poi, come dimenticare viale Marconi, il regno dei clacson, dei tamponamenti e delle file chilometriche. Per la mobilità, un problema storico e mai risolto. Come tanti altri. «Per venirne a capo occorrono interventi coraggiosi - dice Gianfranco Fancello, ricercatore al dipartimento di Ingegneria del Territorio, sezione Trasporti - che l'amministrazione comunale si rifiuta di mettere in pratica. La soluzione per viale Marconi è nota: dovrebbe diventare senso unico». Il fatto è che negli anni sono sorte, in entrambi i lati lungo la strada, diverse attività che hanno cambiato la destinazione rispetto a quello di asse principale di collegamento tra Quartu Sant'Elena e Cagliari. «Il senso unico vorrebbe dire andare contro i commercianti, almeno contro quelli di uno dei due lati di viale Marconi. Servirebbe un gesto che all'inizio apparirebbe impopolare. Un esempio da seguire - continua - risale al 1988, quando l'allora assessore ai Trasporti, Filippo Pirisi, impose il senso unico in via Dante e via Bacaredda. Ora nessuno rimpiange la situazione precedente all'88». La questione più stringente, comunque, riguarda il flusso di macchine in entrata, ogni giorno, dall'hinterland. Molto più di quelle che la città può sopportare. Secondo Fancello «una soluzione ci sarebbe: i parcheggi di scambio con apposite navette che portano i pendolari in centro». Per Italo Meloni, titolare della cattedra di Pianificazione dei trasporti, «qualcosa è già stato fatto, ma non è stato mai pubblicizzato a dovere, a causa della scarsa collaborazione tra Ctm e Fds». Si riferisce alle nuove fermate della ferrovia, a Santa Gilla e ad Assemini: «Se sfruttate al meglio, dato che i treni passano con frequenza notevole, darebbero una grossa mano al traffico in entrata da quella parte della città». Ai problemi strutturali si aggiungono quelli “comportamentali” degli automobilisti: «Questa città ormai è una giungla - continua Meloni - chiunque, quando può, fa un'infrazione. Non si contano le macchine in doppia fila e il livello di indifferenza è altissimo. Per questo i controlli dovrebbero essere molto più severi e le sanzioni più frequenti ». L'assessore alla Viabilità è consapevole di tutto: «Spaventa il traffico di viale Marconi e dell'asse mediano nelle ore di punta - dice Maurizio Onorato - si tratta di strade progettate non certo per sopportare il traffico attuale». Cosa si può fare? «Abbiamo provato a spegnere il semaforo di via Mercalli, per consentire più fluidità, ma alcuni commercianti si sono lamentati ». In pratica, hanno ragione gli ingegneri dell'Università quando dicono che manca il coraggio di fare scelte impopolari, e che «servono, non grandi progetti incoerenti, ma piccoli interventi inquadrati in una strategia». ¦


La città congestionata

Basta un tamponamento e la fila di ore è assicurata
Il traffico in tilt nellezone più “calde” della città. 1. Via Cadello: fila di macchine prima di arrivare alla rotonda da dove si diramano l'asse mediano, via Jenner verso gli ospedali , e l'accesso alla 131. 2. Viale Marconi: Macchine da e verso Quartu. La strada che collega Cagliari con l'hinterland nelle ore di punta, tra le 7.30 e le 9. 3. Un vigile dirige il traffico. Anche al centro di Cagliari il traffico si congestiona. Colpa di parcheggi a spina di pesce e della carenza di corsie preferenziali per gli autobus.


Metropolitana sotterranea in un progetto da 500 milioni

Diciannove fermate ¦
¦ La metropolitana sotterranea è l'opera più costosa dell'Isola: servono 500 milioni di euro. Si tratta di un progetto faraonico per una struttura che spazia da San Michele a Quartu, scorrendo veloce sottoterra. Si tratta del sogno del sindaco Emilio Floris. Il progetto è del Ctm: un tracciato sotterraneo di 17,5 chilometri con 23 stazioni e 19 fermate, tra le quali piazza san Michele, pazza Yenne, piazza Garibaldi, San Benedetto, via dei Giudicati, Ctm, via dei Carroz, piazza Italia, via Cabras e Riu Mortu a Monserrato, San Lussorio a Selargius, via Nazionale a Quartucciu, piazza Sant'Elena, viale Colombo, via San Benedetto e Pitz'e Serra a Quartu. Costo totale 496 milioni. Due mesi fa, un'intesa Governo-Regione ha previsto fondi per un miliardo di euro per l'underground e non solo. Anche il tunnel di via Roma, la filovia del Poetto e la metro leggera.


Il dato

Il piano urbano della mobilità
Approvato nel 2001 ¦
¦ Il Piano urbano della mobilità (Pum) è uno strumento di programmazione di medio e lungo periodo (in media 10 anni) che ha l'obiettivo di individuare un insieme di interventi comprendenti le infrastrutture di trasporto pubblico e stradali, i parcheggi di interscambio, le tecnologie, i sistemi di regolamentazione del traffico.