Rassegna Stampa

Il Sardegna

Battaglia legale sull'Auditorium «Gestione malata degli spazi»

Fonte: Il Sardegna
20 novembre 2009

Comune. La struttura di piazza Dettori affidata senza gara. Dal mondo del teatro l'annuncio di un ricorso al Tar

Le compagnie d'arte: «Delibera da cancellare ». La dirigente: «Garantita la trasparenza »

Valentina Lo Bianco valentina.lobianco@epolis.sm ¦

E venticinque: tanti sono i componenti del fronte “culturale” che hanno deciso di dare battaglia al Comune davanti al Tar. Causa dello scontro è l'affidamento della gestione, senza gara né bando pubblico, del Piccolo Auditorium di piazza Dettori. Beneficiaria è stata la Scuola d'Arte drammatica di Lelio Lecis. Tutti gli altri fuori, senza aver avuto la possibilità di presentare uno straccio di proposta. Nel mirino c'è la delibera 218 del 1 ottobre, «approvata senza mettere tutti nelle stesse condizioni di accesso a quello spazio, che è pubblico», spiega Aurora Simeone del Teatro del Sale. Gli esclusi hanno anche inviato una lettera a sindaco e assessori competenti, ma non hanno ricevuto risposta. Così ieri mattina si sono riuniti: «Abbiamo presentato domanda per ottenere tutti gli atti relativi alla convezione stipulata dal Comune», ha spiegato la Simeone. la risposta è stata il silenzio.
SONO TRE, in particolare, le richieste rivolte agli uffici di via Roma: che lo spazio rimanga un teatro a gestione pubblica; che non venga cambiata la sua destinazione in scuola privata; che venga stilato un bando trasparente, previo ritiro della delibera di concessione. All'incontro c'erano anche il capogruppo del Pd Ninni Depau e il presidente della circoscrizione del centro storico Gianfranco Carboni, che ha sottolineato «il carattere arbitrario dell'affidamento degli spazi comunali. Il problema», ha aggiunto, « non riguarda solo il Piccolo Auditorium, ma anche altri spazi come la scuola Riva». A fargli eco sono le parole di Depau: «Se anche non vi fosse una violazione della legge, di sicuro si deve registrare un rapporto malato del municipio con tutto il mondo dell'associazionismo. In città sono rari i casi di affidamento degli spazi con regolare selezione ». È pronta la risposta del funzionario responsabile Ada Lai: «Dire che il Piccolo Auditorium diventerà privato è una pazzia. Rimarrà pubblico e finalmente verrà sfruttato come si deve. Questi signori prima si lamentavano perché c'era una gestione tecnica. Ora che abbiamo cambiato sistema vorrebbero tornare alla vecchia gestione ». Ma i firmatari (teatranti e danzatori) hanno paura che con questo affidamento saranno costretti a cercare altrove uno spazio per lavorare e che le tariffe possano essere aumentate. «Ci faremo garanti del corretto utilizzo da parte del signor Lecis», aggiunge la Lai, «e interverremo in caso di irregolarità». «Se le riscontreremo faremo ricorso al Tar» spiega Tonino Murru di Is Mascareddas. «E noi ci impegneremo a sostenere, anche economicamente, questa battaglia », conclude Depau.¦