Rassegna Stampa

Il Sardegna

Al via la lotta contro il rumore “cuscini” intorno agli ospedali

Fonte: Il Sardegna
20 novembre 2009

Comune. La settimana prossima arriva in Consiglio il piano di classificazione acustica

Paolo Casu: «Basta spettacoli all'Anfiteatro. Disturbano  San Giovanni di Dio e orto botanico »

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Lotta al rumore in città. Sta per arrivare in aula il piano di classificazione acustica: norme per combattere il baccano nei quartieri e tutelare le zone sensibili come scuole, ospedali e aree di interesse urbanistico. La delibera di giunta risale al 23 luglio 2009, ma la commissione comunale Pianificazione non ha mai licenziato il piano. Due giorni fa c'è stato un primo approccio in consiglio, ma la discussione è stata rinviata alla settimana prossima.
IL PROVVEDIMENTO arriva dopo l'approvazione della legge quadro sull’inquinamento acustico (che prevede l’obbligo per i Comuni di procedere alla suddivisione del proprio territorio in classi acusticamente omogenee) del 1997. L'obiettivo dell'amministrazione è ambizioso: equilibrare la salvaguardia acustica di zone destinate alla quiete, consentendo il rispetto della quiete nelle zone abitate e nello stesso tempo consentire il lavoro delle attività produttive sociali e ricreative. E cioè far dormire la gente, soprattutto dove ci sono i locali notturni che fanno baccano sia con la musica che coi flussi di clienti. Tuttavia le zone verdi (aree particolarmente protette, valori limite 45 decibel per il diurno e 35 per il notturno) sono poche: Santissima Trinità, Microcitemico, Businco, Brotzu e Binaghi, più la Sella del diavolo e lo stagno di Molentargius. In giallo (uso prevalentemente residenziale il San Giovanni di Dio). Mentre restano alti i parametri per Castello, piazza Yenne e Poetto e soprattutto per Villanova e Stampace, dove da tempo i residenti protestano per l'inquinamento acustico dei locali. Il piano indica anche le aree per il pubblico spettacolo all'aperto.
IL DOCUMENTO fissa infine le criticità: quelle zone delicate che non potranno essere, per l'alta urbanizzazione, protette dall'inquinamento acustico attraverso l'inserimento di fasce di cuscinetto. Ci sono ospedali: il Santissima Trinità, il San Giovanni di Dio, Businco e Microcitemico di via Jenner e il Binaghi. Poi le scuole il complesso scolastico di Terramaini, il Mameli di Sant'Alenixedda e liceo scientifico Michelangelo di piazza Giovanni XXIII e l'area tra il Pacinotti e l'istituto di Ragioneria tra via Liguria e viale Ciusa. Poi i cimiteri: quello di San Michele e quello monumentale di Bonaria e infine il parco di Monte Urpinu e il lungomare Poetto (assieme all'ospedale Marino). Tra le criticità vengono anche evidenziate le zone ricreative di Stampace basso in conflitto con la stazione ferroviaria e le infrastrutture stradali ad alta intensità di traffico in alcune zone del territorio (non identificate nel documento) con utilizzo residenziale e naturalistico. ¦


I concerti all'aperto ¦
¦ Sei le zone per gli spettacoli all'aperto: piazza del Carmine, teatro Civico di Castello, piazza Paolo VI, il parcheggio Cuore dello stadio Sant'Elia e l'anfiteatro di Marina Piccola (dalle 16 alle 24) e ci sono anche la Fiera campionaria e l'anfiteatro romano (dalle 20 alle 24). «Basta agli spettacoli all'Anfiteatro», chiede Paolo Casu, «occorre proteggere il San Giovanni di Dio e la fauna dell'orto Botanico ».


Le chiavi

La città divisa in sei fasce ¦
¦ La classificazione acustica della città è stata divisa in sei fasce: le più protette hanno i limiti da 45 diurno e 35 notturno.

Il piano in aula «Mai visto prima» ¦
¦ «Stavano per approvarlo in aula senza che nessuno l'avesse visto», protesta Paolo Casu, «assurdo per norme che condizionano la vita di tanti cittadini». Casu chiede maggior tutela per l'area tra anfiteatro romano, San Giovanni di Dio e orto botanico.