Poetto. I gestori chiedono al Comune il ritorno al Pul del '99

Accordo tra baretti e stabilimenti. Trovata la linea da proporre al Comune: per salvare i chioschetti dalla demolizione i gestori chiedono di tornare al pul (piano di utilizzo del litorale) varato nel 1999 dalla giunta Delogu, già approvato dall'ufficio regionale del paesaggio. Oggi intanto il pul, varato da Floris a gennaio, sarà presentato in aula dall'assessore all'Urbanistica Gianni Campus e probabilmente sarà discusso la settimana prossima.
L'INCONTRO tra consorzio Poetto services (i gestori dei baretti) e il Sib, sindacato italiano degli stabilimenti balneari, si è tenuto ieri nello studio dell'avvocato Carlo Fanari, vicepresidnete del consorzio. «Abbiamo cercato le soluzioni con i nostri legali», ha spiegato il presidente di Poetto services Sergio Mascia, «e cerchiamo di ripartire dal parere favorevole che la commissione edilizia ci diede nel 2002, basato sul pul del 1999, perchè aveva già incassato il benestare dell'ufficio regionale del paesaggio, anche se 3Chiosco al Poetto non aveva ancora ottenuto l'ok dell'assessorato regionale all'Urbanistica e la pubblicazione sul Buras». I gestori cercano un confronto con l'avvocatura del Comune prima di richiedere nuovamente le concessioni edilizie.
«IL PUL di Delogu era molto meno stringente di questo», aggiunge Mascia, «gli stabilimenti dovrebbero ora impegnarsi a rispettare i limiti imposti dal ppr per i servizi in spiaggia». Sul piano del 1999 d'accordo anche i titolari degli stabilimenti balneari. «Puntiamo a rifarci tutti al pul di Delogu, molto migliore dell'attuale, più organico meglio di stribuito e soltanto con solo due aree da da dare a gara», spiega Alessandro Murgia, presidente del Sib, «e soprattutto più riconoscente nei nostri confronti. Oltretutto è già stato adottato: gli manca soltanto l'ok dell'assessorato regionale all'Urbanistica e la pubblicazione sul Buras. ¦ EN.NE.