Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dal confronto con la Regione uno spiraglio per i chioschetti

Fonte: L'Unione Sarda
18 novembre 2009

Poetto. La Giunta chiederà di rivedere le linee del Pul



L'idea del sindaco è quella di valorizzare la presenza di servizi che vengono giudicati irrinunciabili da migliaia di cittadini.
Una soluzione politica, che possa sospendere quantomeno i termini delle ordinanze di demolizione dei chioschetti del Poetto, emesse lo scorso 5 novembre? Ne discute la maggioranza e se n'è parlato ieri, nel corso di un incontro informale tra l'assessore all'Urbanistica e all'Ambiente Gianni Campus e alcuni dei gestori dei baretti da anni attivi sul litorale.
L'IPOTESI La via d'uscita («ma si tratterebbe solo di una soluzione transitoria, destinata a rendere meno improvviso un cambiamento che è comunque necessario», ha messo in evidenza il sindaco Emilio Floris) passa da una riapertura del confronto tra l'amministrazione comunale e la Giunta regionale sul Piano di utilizzo del litorale. All'epoca dell'amministrazione Soru, da viale Trento arrivarono linee guida che mettevano al centro, come bene identitario, esclusivamente l'ambiente.
L'idea del sindaco Floris, invece, è quella di valorizzare la presenza di servizi che vengono giudicati irrinunciabili da migliaia di cittadini. «Un approccio identitario e di salvaguardia diverso, che coniughi la difesa dell'ambiente e le necessità degli uomini - dice il primo cittadino - ma non vogliamo illudere nessuno. Il Pul sarà approvato, pur con delle modifiche sostanziali rispetto alla versione concordata dieci mesi fa dalla nostra Giunta. E allora tutti dovranno mettersi in regola, mettendo nel conto il fatto di abbandonare l'area attualmente occupata».
LA PROPOSTA L'ipotesi, ancora allo studio e la cui praticabilità è tutta da verificare, è quella di proporre alla Giunta regionale un riesame delle linee guida per i Piani di utilizzo del litorale. Una richiesta che, se dovesse essere accolta, potrebbe aprire uno spiraglio legale che consentirebbe alla Giunta comunale di approvare una delibera che in un certo senso “congeli” i provvedimenti di demolizione firmati dal dirigente del servizio Edilizia privata. Verrebbe così sospeso il termine di novanta giorni per procedere alla rimozione delle opere considerate abusive (per quasi tutte la scadenza è stata fissata al 5 febbraio).
LA PROTESTA Intanto, soprattutto sul social network Facebook, prosegue la mobilitazione dei gestori dei baretti: il gruppo “Povero Poetto” ha sfondato il muro degli 8800 iscritti, mentre la petizione da presentare all'attenzione del sindaco può già contare su 2700 adesioni. Resta in piedi, per il fine settimana, l'ipotesi di organizzare una manifestazione di protesta, che porti in piazza il malumore dei tanti che hanno salutato con dispiacere le ordinanze di demolizione.
I PRECARI Intanto, ieri sera, i precari del Comune hanno inscenato una nuova manifestazione di protesta sotto il municipio. Armati di fischietti e controllati a vista dalle forze dell'ordine, hanno fatto sentire la loro voce, contestando le decisioni della Giunta Floris, che ritiene, sulla base delle norme regionali e nazionali, di non poter stabilizzare i precari.
ANTHONY MURONI

18/11/2009