Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Fadda: «Noi lavoriamo, c'è gente che vuole destabilizzare»

Fonte: L'Unione Sarda
18 novembre 2009

Il caso. Clima di veleni, esposti e fughe di notizie: il presidente fa bonificare gli uffici
Autorità portuale, cimici e sospetti


All'Autorità portuale il clima stava diventando pesante. Sospetti velati, calunnie vaganti, informazioni diffuse e talvolta modificate ad arte. Per questo è stata necessaria una “bonifica” ambientale.
Veleni sui terreni del Casic, un'inchiesta della procura su un presunto abuso d'ufficio per un'assunzione, il bilancio bloccato per sei mesi per ipotetiche irregolarità, accuse di modifiche illegali del piano regolatore, lettere anonime con calunnie e minacce. E fughe di notizie su dati sensibili conosciuti da pochi negli uffici.
All'Autorità portuale il clima stava diventando pesante oltremisura. Sospetti, informazioni diffuse e talvolta modificate ad arte. Per questo è stata necessaria una “bonifica” ambientale da parte di una società specializzata per verificare se ci fossero “cimici”, microspie o altri mezzi di intercettazione. «È successo tre mesi fa. Volevo evitare che venissero ascoltate le mie chiacchierate e per fortuna non hanno trovato niente», conferma Paolo Fadda, presidente dell'Authority.
INTERESSI Chi avrebbe avuto interesse a scoprire che cosa e per quali interessi non è chiaro. «C'è gente che vuole destabilizzare anziché costruire», spiega Fadda. Destabilizzatori di professione?, artisti del genere? «Gente che mesta per invidia o per interesse e gioca ad alimentare sospetti», risponde il presidente.
Certo è che un ente pubblico che ha a che fare con il business dei container e con il traffico passeggeri, con la gestione di terreni dal valore potenzialmente multimilionario, che bandisce appalti ed ha messo in moto 46 milioni di euro di fondi e ne attende 141 per lo sviluppo dello scalo industriale, può suscitare appetiti importanti.
I TERRENI Chissà se con l'accordo interno del 30 ottobre scorso tra i soci fondatori della Cagliari Free zone (Autorità portuale e Casic), che ha sancito la fine di anni di contenziosi giudiziari, parte dei problemi sono stati risolti.
Di sicuro, sui terreni della società Cagliari Free Zone c'è stato grande interesse. Destinate ad ospitare aziende che lavorano estero su estero in paesi extracomunitari, alcune aree erano state a lungo bloccate e sembravano destinate a passare a privati che avrebbero potuto realizzare attività turistiche o legate al diporto.
«RISULTATO STORICO» Per questo quando il 30 ottobre scorso dopo un blitz decisivo dell'assessore all'industria Giorgio La Spisa il Comitato portuale ha approvato i patti parasociali della Cagliari free zone, individuando i confini della zona franca e sancendo l'inalienabilità delle aree ad essa destinate (tra il porto canale e la zona di levante del porto storico) in via Riva di Ponente hanno tirato un sospiro di sollievo. «Un risultato storico», lo aveva definito Paolo Fadda. E pochi avevano capito il perché di questa enfasi. Anche su quella partita, che aveva dato vita a contenziosi giudiziari, ci sarebbero state strane fughe di notizie riservate. «Spesso gli enti vigilanti sapevano già cose che avevamo discusso in pochi», dice Fadda.
Il sistema era prendere porzioni di informazioni, distorcerle e usarle per diffamare. «Per dire: sono state diffuse lettere anonime che denunciavano irregolarità nel bilancio consuntivo che per questo è stato bloccato da aprile ad oggi. Il ministero lo ha esaminato e ne ha attestato la regolarità, come sapevamo benissimo».
I PRIMI SOSPETTI I sospetti erano emersi nel 2008. «Quando mi sono insediato alla presidenza ho trovato un sistema informatico che consentiva ad utenti diversi di vedere i messaggi di posta elettronica interna che erano già stati aperti», spiega Fadda. «Per questo abbiamo avviato una gara per un nuovo sistema che non consenta intrusioni». Tutta questa attenzione alla sicurezza alimenta ulteriori sospetti: «Celano segreti», azzarda qualcuno. Fadda chiarisce: «Al contrario, vogliamo solo trasparenza».
FABIO MANCA

18/11/2009