Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Giro di vite per il pubblico impiego: è in vigore la nuova legge Brunetta

Fonte: L'Unione Sarda
18 novembre 2009

Dal 15 novembre sono cambiate le regole su visite di controllo, premi produzione e licenziamenti



La riforma è incentrata sul merito e istituisce tre fasce di rendimento per l'assegnazione dei premi accessori. Per i dipendenti che invece non producono o si assentano senza giustificato motivo è previsto il licenziamento.
Nuovo giro di vite contro i fannulloni nel settore del pubblico impiego. Da una parte il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, intenzionato a far rispettare le regole contrattuali, dall'altra i sindacati, che cercano di convincere il rappresentante del Governo a non perseverare su un atteggiamento ostruzionistico che non accomuna anche il restante mondo del lavoro. Tuttavia, dopo appena 60 giorni dalla decisione del ministro Brunetta di alleggerire le norme sull'assenza per malattia dei pubblici dipendenti, nel mese di agosto e settembre sono nuovamente aumentate le giornate di malattia fino a raggiungere un incremento del 24,2% rispetto ai mesi precedenti. Da qui la decisione ministeriale di correre ai ripari.
IL NUOVO DECRETO Contrassegnato dal numero 150/2009, il nuovo decreto è stato firmato dal presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 31 ottobre. Le disposizioni sono in vigore da domenica 15 novembre. Per il pubblico impiego introducono nuove sanzioni per diverse fattispecie di rapporti di lavoro. Quella più severa è il licenziamento, che scatta dopo 4 giorni di assenza dal servizio senza giustificazione. Stesso “trattamento” e per i dipendenti pubblici che esibiranno documenti o certificati medici falsi e per quanti rifiuteranno un trasferimento disposto per motivate esigenze di lavoro: la riforma, infatti, introduce la mobilità anche obbligatoria. In questi casi la sanzione è automatica. Per chi presenta un certificato medico falso è previsto anche il carcere (sino a 5 anni) e una multa fino a 1.600 euro. Il licenziamento è previsto anche per quei dipendenti che per due anni consecutivi avranno un «rendimento insufficiente» dovuto alla violazione di obblighi collegati alla loro operatività.
VISITE DI CONTROLLO Nel decreto è confermata l'intenzione del ministro Brunetta sul nuovo allungamento delle fasce di reperibilità per le visite di controllo. Non si tornerà alle 11 ore, cioè dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20, in vigore fino alla fine del luglio scorso, ma verranno anche modificate le norme sulle quattro ore previste dall'attuale normativa, che fissa per l'appunto un'interruzione dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Le nuove regole sono per così dire intermedie a quelle passate e quelle presenti: i lavoratori dovranno essere reperibili per 7 ore, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
GLI INCENTIVI Nel decreto che contiene la nuova riforma sulla malattia sono comprese le norme che fanno scattare le procedure per introdurre le nuove regole di meritocrazia negli uffici pubblici. Sono istituite quindi tre “fasce di merito” che interessano sia il personale dirigente, sia quello dipendente del pubblico impiego, e che fissano l'importo del salario accessorio in busta paga. In particolare il venticinque per cento del personale viene collocato nella fascia di merito alta, alla quale viene assegnato il cinquanta per cento delle risorse destinate al trattamento accessorio collegato alla performance individuale. Alla fascia di merito intermedia, dove viene collocato il cinquanta per cento dei dipendenti, è invece assegnato l'altro cinquanta per cento delle risorse destinate al trattamento accessorio. Infine, il restante venticinque per cento è collocato nella fascia di merito bassa, alla quale non corrisponde alcun trattamento accessorio. A decidere i premi saranno i dirigenti i quali così facendo si assumono una grande responsabilità e proprio per questo saranno i primi a essere valutati.

18/11/2009