Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Chioschi del Poetto, in 2500 firmano la petizione on line

Fonte: L'Unione Sarda
17 novembre 2009

l'iniziativa La richiesta: nuove regole



«Chi ha commesso abusi paghi. Ma non è ammissibile che si pianifichi un futuro del Poetto senza i servizi che la gente chiede: dalla ristorazione alla musica, dal baby parking alla vendita di creme solari sino al centro benessere». Fabio Petruzzo, imprenditore, ha uno stabilimento balneare a Quartu, il Neptune. E - premette - «sono tranquillo perché la mia attività è in regola». La sua, dice, «è la battaglia di un cagliaritano innamorato della sua città che non si rassegna a vedere il Poetto morire, i turisti girare per il centro storico senza meta o percorrere 40 chilometri per andare a ballare».
PIANO INADEGUATO È la reazione orgogliosa di chi sa che il Piano di utilizzo del litorale approvato dalla Giunta e all'ordine del giorno del Consiglio comunale (oggi potrebbe essere discusso) rischia di nascere «già vecchio, arretrato». Un piano che «non prevede ristorazione», che consente concessioni annuali «che scoraggiano gli investimenti».
2580 FIRME Petruzzo è il promotore di una petizione on line («è serissima e non consente di votare due volte», sottolinea) che, sul sito www.poettobynight.it, ieri aveva raccolto 2580 adesioni.
LE RICHIESTE «Vogliamo far capire a chi deve decidere che al Poetto bisogna realizzare i servizi che la gente chiede. Ma le sembra giusto che un bagnante non si possa comprare una crema solare perché in spiaggia è proibito venderla?, che non si possa mangiare un piatto di spaghetti o una bistecca?, che non si possa ascoltare musica o assistere a un concerto dal vivo perché l'imprenditore commetterebbe un reato?, che non ci possano essere un baby parking o un centro benessere? Sia chiaro, tutto deve essere fatto nel rispetto delle regole, che vanno stabilite. Ed è ovvio che non si potrà fare musica nei chioschi vicini alle case e che i gestori si devono assumere la responsabilità di tenere pulita l'area di loro competenza», aggiunge l'imprenditore. «Se queste cose non saranno espressamente previste nel Piano di utilizzo del litorale il Poetto avrà un futuro triste. Abbiamo la possibilità di fare un Pul innovativo invece vogliono andare indietro».
I DESIDERI Petruzzo, e con lui gli imprenditori della costa, sogna «un Poetto ricco di servizi, sia diurni che notturni, che consenta alla gente di divertirsi sotto le stelle, senza disturbare nessuno e rispettando l'ambiente», auspica «strade più sicure senza peregrinazioni nei locali della costa», riflette sull'opportunità di «un servizio bus gratuito notturno nel lungomare».
L'INVITO ALLA FIRMA Per questo invita tutti a firmare la petizione (avviata l'estate scorsa quando era stato proibito di fare musica nei chioschi) e a farla arrivare forte e chiara agli amministratori di Cagliari e Quartu, «affinché predispongano il piano di utilizzo del litorale del Poetto come noi lo desideriamo. Diamo la possibilità agli operatori di lavorare in tranquillità e di offrire alla gente ciò che desidera: servizi».

17/11/2009