Rassegna Stampa

Il Sardegna

Il Comune trova lavoro ai poveri e i precari sono in pole position

Fonte: Il Sardegna
16 novembre 2009

Servizi sociali. Ottocento euro al mese per togliere graffiti dai muri, pulire strade, piazze e monumenti

Più di 100 bisognosi coinvolti. Via da lunedì il bando per le cooperative sociali interessate

Roberto Murgia cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Ottocento euro al mese in cambio di lavori socialmente utili. Per 111 poveri di Cagliari il momento della svolta potrebbe arrivare già da gennaio, quando i contributi dei Servizi sociali smetteranno di essere a fondo perduto, almeno in parte. Chi uscirà vincitore dalle selezioni potrà dedicarsi al mantenimento del decoro urbano: cancellazione di graffiti, custodie e pulizie nelle strutture comunali, giardinaggio, pulizia di piazze, strade e monumenti. O a mansioni più delicate: togliere dalla strada i senza tetto e magari accompagnarli dall'assistente sociale.
C'È UN FINANZIAMENTO che consente tutto questo. Quasi due milioni di euro messi a disposizione dalla Regione. Di questi, più di settecentomila sono destinati dall'assessorato ai Servizi sociali per il progetto in questione. Altri 716mila euro destinati a sussidi per redditi inferiori a 4.500 euro l'anno. 360mila sono, invece, sussidi per i servizi essenziali (affitti, asili, bollette eccetera). I soldi del progetto “Servizio civico” verranno usati, oltre che per pagare i 111, anche per le cooperative sociali che si occuperanno di organizzare il lavoro. Per questo, lunedì sarà presentato il bando per le associazioni che decideranno di aderire al progetto. Della selezione dei soggetti svantaggiati si occuperanno, invece, i Servizi sociali delle circoscrizioni: la precedenza andrà a chi si trova in condizioni più gravi. Di sicuro, nelle liste dei bisognosi dell'assessorato rientrano i circa settanta precari del Comune, gli stessi dei quali il sindaco ha detto nei giorni scorsi di «non essere più disposto a trattare. Possono stare fuori anche 30 anni». «Il progetto servizio civico comunale - spiega la dirigente d'area Ada Lai - arriva a compimento di una prassi che abbiamo già sperimentato. È un dovere della pubblica amministrazione sostenere l'economia debole facendo lavorare i singoli e le imprese». Si riferisce ai 111 poveri e alle cooperative coinvolte nel progetto. «L'idea è quella di esternalizzare i servizi essenziali. Non più, quindi, assistenzialismo, ma assistenza attraverso il lavoro che dà più dignità. Insegnamo a lavorare, insomma». Secondo la manager del Comune, «al bando presenteranno una manifestazione d'interesse circa quindici cooperative sociali, mentre gli appartenenti alle categorie deboli che vorranno partecipare saranno duemila circa». Non solo precari, comunque, ma anche disabili, ex carcerati, ex tossicodipendenti.

Graduatoria, la formulazione in base alla gravità dei casi

Requisiti ¦
¦ Per la formulazione della graduatoria si terrà conto della documentazione prodotta e dello stato più o meno grave di bisogno risultante dal parere tecnico professionale dell'assistente sociale proponente. La commissione chiamata a stilare la graduatoria si baserà sullo stato di disoccupazione (un punto per ogni anno di disoccupazione, fino a un massimo di 5), la presenza di minori nel nucleo familiare (un punto per ogni minore presente fino a un massimo di cinque e del reddito familiare annuo Isee).