Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Anche i travet rischiano il posto

Fonte: La Nuova Sardegna
16 novembre 2009

LUNEDÌ, 16 NOVEMBRE 2009

Pagina 8 - Attualità



La riforma della pubblica amministrazione



Lo scorso anno sono stati 82 i dipendenti pubblici licenziati per inadempienze giudicate gravi Nel Meridione meno efficienza

ROMA. Chi lavora male perde il posto anche nella pubblica amministrazione: nel 2008 sono stati licenziati 82 dipendenti per gravi inadempienze. Il dato è contenuto nella Relazione al Parlamento, nel capitolo relativo all’attività di indagine dell’Ispettorato, il braccio operativo del ministero della Funzione pubblica che, in collaborazione con la Guardia di Finanza e la Ragioneria Generale dello Stato, ha dichiarato una guerra a tappeto contro le inefficienze e gli sprechi della burocrazia.
L’Ispettorato, a cui la riforma Brunetta ha dato forte impulso, è diventato una sorta di difensore dei diritti dei cittadini interno alla stessa pubblica amministrazione. Un «pronto intervento» del governo centrale per correggere, quasi in tempo reale, gli eventuali errori degli uffici, individuare i responsabili, ripristinare le situazioni corrette, e fare avviare, quando previsto, anche il procedimento disciplinare. Questo soprattutto nei casi in cui, a livello locale, il difensore civico non ha funzionato.
Secondo dati più aggiornati, a ottobre di quest’anno gli esposti presentati dai cittadini sono più che raddoppiati e sono arrivati a oltre 2.500. Il picco dei carichi di lavoro per la task force di ispettori, guidata da un dirigente generale, si è toccato a maggio, con un incremento sul 2008 del 216%, ma anche lo scorso mese si è registrato un più 189%.
Anche dal monitoraggio contenuto nella Relazione emerge un’Italia spaccata in due: un nord sostanzialmente efficiente, un centro-sud (isole comprese) nel quale resta complicato il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini. Quasi il 75 per cento degli esposti arriva dal centro, dal sud o dalle isole; il 20 per cento dal nord e il restante 5 per cento dai cittadini italiani residenti all’estero.
La fetta più grande dei ricorsi arriva dal Mezzogiorno, il 37,2 per cento; la più piccola (escluso l’estero) dal nord-ovest, l’8,7 per cento. La pubblica amministrazione inciampa su due terreni delicatissimi e decisivi per i cittadini: quello del fisco e quello delle pensioni. Ben il 40 per cento delle segnalazioni all’Ispettorato riguarda queste due materie, il 25 per cento il rilascio di certificati, un sorprendente, ma significativo 15 per cento il demansionamento e il mobbing, il restante 20 per cento riguarda sostanzialmente il rilascio di certificati o il riconoscimento di indennità varie.
Infine il capitolo disciplinare, perché l’Ispettorato ha il compito anche di verificare che le amministrazioni non solo ripristino il diritto del cittadino, ma anche l’accertamento delle responsabilità fino alla sanzione, se prevista. Nel 2008 i provvedimenti disciplinari avviati sono stati 2.163. Se ne sono conclusi 1.606: 748 sanzioni minori, 440 sospensioni dal servizio, 82 licenziamenti e 336 archiviazioni o proscioglimenti. In 277 casi ci si è affidati alla magistratura.