Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Telefono amico, servizio anche via email

Fonte: L'Unione Sarda
16 novembre 2009

Solidarietà. Richieste di aiuto per solitudine, depressione, difficoltà di coppia, problemi sessuali



Una voce che ascolta i problemi delle persone sole e le aiuta a ritrovare una speranza: nata 38 anni fa per offrire sostegno a chi soffre, l'associazione Telefono amico Cagliari, presieduta da Angela Maria Lostia, è oggi una realtà che si occupa di quattromila casi all'anno. Sono tante, infatti, le persone che hanno espresso il loro disagio chiamando il numero 070/670587 (attivo tutti i giorni dalle 15 alle 24) e entrando così in contatto con i volontari dell'associazione in forma del tutto anonima.
NUOVO SERVIZIO E siccome sono soprattutto i giovani dai 26 ai 35 anni a rivolgersi al centralino di assistenza (a questa fascia appartengono 26,9 utenti su cento, segue la fascia 36-45 col 24,4%), oggi Telefono amico punta sulle tecnologie a loro più familiari lanciando il nuovo servizio di ascolto “Internet@mico giovani”, basato sulla posta elettronica: basta entrare sul sito www.teleamicocagliari.it.
I VOLONTARI Questi servizi sono resi possibili dal lavoro di tanti volontari che, come ha spiegato il coordinatore della formazione di Telefono amico Basilio Mostallino, «sono disposti a svolgere un ruolo assai complesso caratterizzato dall'imprevedibilità delle situazioni, ma anche dall'instabilità e dall'assenza di un compenso».
GLI UTENTI A chiamare sono soprattutto i single: gli utenti che non possono contare su un partner fisso rappresentano il 71,9% dei contatti contro il 14,6 % delle persone sposate e il 13,5% degli ex-coniugi.
I PROBLEMI Quattro utenti su cinque chiamano Telefono amico per chiedere aiuto per affrontare problemi legati alla qualità delle relazioni. I casi più frequenti riguardano solitudine, depressione, difficoltà nei rapporti di coppia, sessualità, relazioni sentimentali, famiglia, rapporti sociali e genitorialità (80% dei contatti). Seguono quelli relativi a lavoro, reddito, cure mediche, condizione abitativa, infermità fisica e psichica (15%) e infine quelli legati alla sfera politica, etico-morale, religiosa e spirituale (5%). La maggior parte delle chiamate (il 61%) arriva dal capoluogo, le altre dal resto dell'Isola.
NICOLA PERROTTI

15/11/2009