Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Impianto idrico da rifare: l'Exmà chiude per 4 mesi

Fonte: L'Unione Sarda
16 novembre 2009

«Lavori che dovevano essere assolutamente fatti»



Preoccupazione per la sorte dei dieci dipendenti del bar. «Se resta chiuso per quattro mesi, rischio di non riaprire più».
A causa di gravi problemi relativi all'impianto idrico, a partire da lunedì l'Exmà resterà chiuso al pubblico per quattro mesi . È il secco comunicato del Comune e del consorzio Camù (quello che gestisce il centro, oltreché il Lazzaretto e il Ghetto) con il quale viene ufficializzato il fatto che, da domani, i cancelli dell'Exmà resteranno chiusi almeno sino a metà marzo. «Lavori che dovevano essere assolutamente fatti», taglia corto il presidente del consorzio Fabrizio Frongia.
LA SITUAZIONE In effetti, l'impianto idrico ha cominciato ad avere problemi nella primavera scorsa: tra giugno e settembre sono intervenuti per sei volte gli operai del Comune. È stato così deciso di effettuare i lavori in grado di risolvere i problemi una volta per tutte. Si puntava ad aprire il cantiere alla fine dell'estate. «Ma abbiamo fatto slittare la data», puntualizza Frongia, «per salvare Tuttestorie e il Festival delle scienze, già programmati da tempo».
I PROBLEMI Un intervento necessario. Che, però, crea grossi problemi. Per quattro mesi, il centro resterà chiuso e chi lavora all'interno rischia di dover restare con le mani in mano. «Stiamo cercando di limitare i danni facendo ricorso a ferie e spostamenti dei dipendenti negli altri centri». Per questa ragione, è stato deciso di effettuare i lavori in unica tranche: secondo le previsioni, per completarli sono necessari tre mesi lavorativi (circa quattro effettivi). Semmai, a disturbare i sonni di Frongia è la sorte del centro stesso: i dirigenti comunali annunciano che, in tempi brevi, sarà predisposto il bando per l'assegnazione di quello (e di altri otto spazi comunali). Una preoccupazione per Camù.
LA CAFFETTERIA Decisamente più preoccupato è, invece, il gestore della caffetteria, Ivan Pantoli: negli ultimi anni, quello spazio è diventato uno dei ritrovi notturni più frequentati. Nessun dubbio sul fatto che i lavori dovessero essere fatti. «La situazione», sostiene, «era diventata insostenibile». Ma quei quattro mesi di chiusura potrebbero rappresentare una mazzata letale. «Anche perché, storicamente, il locale lavora molto bene in inverno mentre d'estate si svuota». A rischio la sopravvivenza della società (che gestisce anche un ristorante alla Marina).
I POSTI DI LAVORO E, soprattutto, una decina di posti di lavori, tra personale con il contratto a tempo indeterminato e lavoratori con il contratto a chiamata. «All'apertura del cantiere sarò lì per chiedere che i lavori comincino nella zona del bar in modo da poter riaprire una volta finiti quegli interventi». In pratica, Pantoli spera che, effettuati i lavori nella zona della caffetteria, si prosegue negli altri spazi, opportunamente transennati. «Perché, se la caffetteria resta chiusa per quattro mesi, rischio di non poter più riaprire».
MARCELLO COCCO

15/11/2009