Poetto. Spiaggia e chioschi presi d'assalto per un bagno fuori stagione: ieri 25 gradi

Emergenza baretti: manifestazione di protesta nel weekend

Già dalla primissima mattina i forzati del jogging, della bicicletta e dei pattini hanno affollato il lungomare e la spiaggia.
Le ordinanze di demolizione, che incombono come una spada di Damocle sui baretti del litorale, non hanno certo rovinato la domenica dei gestori e dei cagliaritani che hanno deciso di trascorrerla all'aria aperta. La sorpresa è arrivata dalle condizioni meteo: 25 gradi, niente vento, mare calmo. Situazione perfetta e sfruttata appieno dai “professionisti” del Poetto: già dalla primissima mattina i forzati del jogging, della bicicletta e dei pattini hanno affollato il lungomare, mentre la spiaggia è stata presa d'assalto quando ancora non erano le 10.30. Qualcuno più ardito ha fatto anche un bagno fuori stagione, giurando di essersi immerso in acque non più che tiepide.
I CLIENTI Tra i tavolini dei baretti, dalle Palmette all'Ara Macao, l'argomento demolizioni è rimbalzato per tutta la mattina: «Pensare di rinunciare a fare colazione in riva al mare, anche in domeniche d'autunno come questa è pura follia - dice Sandro, impegnato a imboccare il suo bimbo che divora croissant e sorseggia un cappuccino - è chiaro che se c'è qualche abuso occorre far tornare tutti nell'alveo della legalità. Ma non si può pensare di privare i cagliaritani di un servizio così importante».
LA DIRETTA Proprio sui tavolini delle Palmette, così come in quelli degli altri chioschi, c'è un depliant che chiama tutti alla mobilitazione: «Domani (oggi ndr ) mattina alle 7.10 appuntamento davanti allo Zen (sesta fermata) per un collegamento diretto con una trasmissione televisiva - recitava l'invito - certo l'orario non è dei migliori, ma è una diretta e sarebbe importantissimo esserci. Vi preghiamo di venire e divulgare l'invito».
MANIFESTAZIONE C'è anche chi pensa a una manifestazione da organizzare per il prossimo fine settimana, magari di sera: «Qualcosa di musicale, che ricrei il clima che nei nostri esercizi commerciali si crea d'estate - dicono alcuni organizzatori della protesta (quasi tutti gestori dei baretti) in un post apparso su uno dei gruppi Facebook creati dopo le ordinanze - vogliamo che chi deve decidere del nostro futuro sappia che la gente ha bisogno di servizi sul litorale. Abbiamo cercato di metterci in regola per anni, ma fin qui i nostri sforzi non sono stati sufficienti. Siamo disposti a tutto per difendere il frutto del nostro lavoro e dei nostri sacrifici: vogliamo metterci in regola, che ci consentano al più presto di farlo». ( a. mur. )

16/11/2009