Rassegna Stampa

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Bus navetta contro le stragi dopo la discoteca, il Comune di Cagliari prepara un piano e chiede i so

Fonte: web Castedduonline.it
15 settembre 2023

Bus navetta contro le stragi dopo la discoteca, il Comune di Cagliari prepara un piano e chiede i soldi alla Regione

Dopo l’ultima tragedia di viale Marconi, e le polemiche sulla mancanza di taxi e mezzi pubblici, la giunta di palazzo Baccaredda ha avviato una discussione per trovare il modo di garantire ai ragazzi navette per tornare a casa: alla Regione saranno richieste risorse aggiuntive per aumentare le corse.

 

Il Comune sta studiando il modo di garantire autobus navetta notturni per riportare a casa i ragazzi dopo le notti passate in discoteca. Secondo quanto si apprende, il sindaco Truzzu ha portato l’argomento alla riflessione e valutazione della sua giunta. Ma il Comune non può fare tutto da solo: a garantire i finanziamenti necessari ad aumentare il numero delle corse notturne degli autobus o a istituire navette appositamente dedicate al trasporto dei ragazzi, deve essere la Regione. Nei prossimi giorni ci sarà un incontro proprio fra Comune e Regione per ragionare insieme su come fare per dare un contributo a questo punto indispensabile alla triste causa delle stragi di giovani nei fine settimana.

Un provvedimento ancora più necessario se si pensa che mentre nel resto d’Italia vengono predisposti taxi gratuiti fuori dalle discoteche, a Cagliari trovare un taxi è più difficile che vincere al superenalotto, possibilità che di notte diventa pari a zero. Un altro tema, questo, che il Comune deve urgentemente affrontare.


Dunque, la strage di viale Marconi, in cui hanno perso la vita Alessandro, Najibe, Giorgia e Simone, potrebbe quanto meno portare a un risultato, se l’idea del Comune andrà avanti. Ieri, i funerali degli ultimi due ragazzi e i fuochi d’artificio nei rispettivi quartieri hanno chiuso quattro giorni di dolore, lacrime, tristezza e incredulità. Un dramma rispetto al quale le istituzioni non possono e non devono restare a guardare.