Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Autisti senza contratto, metrò nel caos

Fonte: L'Unione Sarda
6 novembre 2009

Licenziati i 21 guidatori assunti a tempo determinato. Protesta di sindacati e passeggeri

Corse ridotte. Il direttore: situazione grave, la Regione decida

I contratti a tempo determinato dei 21 autisti sono scaduti mercoledì e non possono essere più rinnovati. Ed il concorso per l'assunzione di quelli nuovi è bloccato. Così ieri, come ampiamente annunciato, i tram di Metrocagliari non avevano chi li guidasse.
Dopo aver rischiato di rimanere bloccati nel deposito di Monserrato, hanno iniziato le corse grazie all'impiego di alcuni autisti dei pullman, alcuni giunti da Sassari, che hanno potuto garantire 108 corse anziché le 152. Ma il primo tram è partito dalla stazione di Gottardo alle 10,30, con circa quattro ore di ritardo a causa della manifestazione di protesta indetta da Cgil, Cisl e Uil. I rappresentanti dei lavoratori dalle sei del mattino hanno impedito la partenza delle corse suscitando la rabbia dei pendolari che non hanno potuto raggiungere le scuole o i luoghi di lavoro. Oggi la contestazione si ripeterà alle stesse ore e si annunciano altri disagi.
«L'assessorato regionale ai Trasporti, dopo averlo sottoscritto, ha congelato l'accordo firmato il 28 ottobre scorso con i sindacati che prevedeva la stabilizzazione dei 21 autisti proprio per evitare l'interruzione di un servizio pubblico essenziale», denuncia Valerio Mereu, segretario provinciale della Uil trasporti. «Assurdo: hanno speso 40 milioni per il metrò e non hanno ancora gli autisti in regola per farlo funzionare».
STORIA CHE PARTE DA LONTANO Eppure c'era tutto il tempo per risolvere il problema. In vista dell'inaugurazione della tratta Repubblica-Gottardo (la prima corsa è del 17 marzo del 2008), il 4 novembre del 2007 le Fds assunsero 21 “operatori di esercizio” e li formarono alla guida del tram. Nel frattempo le Fds diventarono una costola dell'Arst trasformandosi da società statale a regionale. «Si pose subito il problema degli operatori di esercizio che avevano un contratto a tempo determinato per un anno, dovevamo capire che cosa fare», racconta Ettore Porceddu, direttore generale Arst gestione Fds.
Si decide di bandire un concorso e nel frattempo viene rinnovato il contratto ai 21 autisti. Nel frattempo il governo regionale cambia colore, il concorso viene sospeso e vengono riaperti i termini. Ma il tempo passa, il concorso non viene espletato ed i contratti si avviano alla scadenza. I tram rischiano di restare senza autisti, dunque di fermarsi. Così l'assessorato regionale ai Trasporti riunisce azienda e sindacati e il 28 ottobre scorso si firma un accordo per assumere definitivamente gli autisti precari. Cgil, Cisl e Uil festeggiano assieme all'azienda e ai 21 padri di famiglia. Poi la Regione fa dietrofront e congela l'intesa in attesa, riferiscono dall'assessorato ai Trasporti, di un passaggio in Giunta. Che non è ancora avvenuto.
SERVIZIO RIDOTTO Così, essendo scaduto il contratto mercoledì, ieri l'azienda ha dovuto lasciare i precari a casa ed utilizzare parte degli autisti in servizio sui bus. «Dovremmo riuscire a garantire 108 corse anziché 152, se non si ammala nessuno», spiega il direttore.
Significa che la prima corsa partirà alle 6,50 anziché alle 6 e l'ultima alle 22,20 anziché alle 23,40. «Cercheremo di rispettare la frequenza di 10 minuti nelle fasce più trafficate, cioè tra le 7,20 e le 8,50, tra le 12,20 e le 14,40 e tra 17,20 e le 20. In tutte le altre fasce orarie proveremo a garantire frequenze ogni 20 minuti», aggiunge Porceddu. Che chiarisce. «La situazione è grave e precaria e non ci consente di dare certezza dei servizi. Occorre che la Regione prenda rapidamente una decisione per garantire il lavoro agli autisti e consentirci di ripristinare un servizio efficiente». (f.ma.)

06/11/2009