Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ippodromo, servono cinque milioni per partire

Fonte: L'Unione Sarda
4 novembre 2009

Convegno. Le proposte per rilanciare i ventidue ettari tra Poetto e Molentargius 



Tribune, un nuovo maneggio coperto, club house per i soci del circolo e soprattutto il totalizzatore, cioè l'area dove vengono raccolte e pagate le scommesse sulle gare. In altre parole: la stampella economica senza la quale nessun ippodromo può camminare. Come nei puzzle, l'ultimo tassello è quello che serve a far girare tutto il disegno. Anche se per ora il terzo lotto di lavori necessari per completare il “Generale Gutierrez”, impianto di 22 ettari incastonato tra il Poetto e Molentargius, è fermo al palo: servono almeno 5 milioni di euro (ma il progetto originale, ormai datato, prevedeva 800 mila euro in meno) e «la volontà politica per farlo», come ha sottolineato il neo presidente della Società ippica Mauro Ballero, durante il convegno organizzato dai Riformatori.
LA CITTÀ Ma oltre all'ostacolo principale (i soldi), è necessario accorciare le distanze tra il mondo dei cavalli e Cagliari: «L'ippodromo è percepito come una cosa che appartiene a un'elite, staccata dal resto della città», ha ricordato il leader del partito Massimo Fantola, che ha aggiunto: «Qualcuno ha sostenuto che non serve un impianto perché ce ne sono altri nell'Isola. Invece è un elemento che serve, come il teatro Lirico, a trasformare la città in capitale e destagionalizzare l'offerta turistica».
L'ALBERGO Per far galoppare l'impianto però, è necessario allargare il tiro. In linea teorica, potrebbe sorgere anche un albergo: «L'area è qualificata dal Puc come un parco attrezzato per lo sport, su cui potrebbero essere costruite strutture ricettive», ha puntualizzato il capogruppo in Comune Giorgio Angius. Il compagno di partito Alessio Mereu ha invece ricordato come «l'unica possibilità per produrre reddito sia rappresentata dalle corse», visto che in tutto il mondo si fa così e «il nostro impianto ha anche uno dei terreni migliori della nazione». Frase già sentita in altri contesti, che fa coppia con il fatto che in Sardegna viene alla luce esattamente la metà degli 800 puledri nati ogni anno in Italia.
LA ZONA Ma il futuro dell'ippodromo è legato soprattutto a Molentargius. Su questo sono d'accordo sia Ballero che il sindaco Emilio Floris: «La città si deve riappropriare di questa struttura. Per molti l'Ippodromo è solo una pizzeria. Invece deve diventare una zona di interscambio turistico, insieme a Sant'Elia e alle Saline». Poi una critica neanche troppo velata al vecchio presidente della società: «Negli ultimi anni sono stati organizzati concorsi ippici, ma nessuno lo sapeva, compresi i componenti del consiglio d'amministrazione».
MICHELE RUFFI

04/11/2009