Rassegna Stampa

Il Sardegna

Lavori in corso e sagra a rischio inagibile la chiesa di Sant'Efisio

Fonte: Il Sardegna
2 novembre 2009

Stampace. Sopralluogo della commissione Lavori pubblici. Pericolo crolli: la volta lesionata in modo grave

Corsa contro il tempo per il primo maggio. I tecnici del Comune: «Che il Santo ciaiuti»

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Lavori in corso e sagra a rischio. Solo un miracolo farà sì che il primo maggio 2010 Sant'Efisio celebri l'uscita per la processione a Nora senza muratori in chiesa. La volta della navata centrale del tempio rischia di crollare e piazza Sant'Efisio è ingabbiata dai ponteggi. Così, se i lavori di messa in sicurezza non dovessero concludersi in tempo, la chiesa di Stampace intitolata la martire di Nora, potrebbe non essere agibile per la sagra del 2010: niente messa e soprattutto niente giogo dei buoi in piazza, uno dei momenti più solenni dell'intera manifestazione. «I lavori procedono. Speriamo che il Santo ci aiuti», ammette candida Donatella Minerba, responsabile dei lavori. Tutto per un intervento del genio civile degli anni '50 che oggi sta compromettendo la stabilità dell'antico edificio di Stampace. E ieri, in piazza Sant'Efisio, a fare il punto sulla situazione la commissione comunale Lavori pubblici.
CAPITA che un semplice restauro si trasformi in un intervento d'urgenza. L'appalto per la manutenzione straordinaria della chiesa di Sant'Efisio e dell'oratorio dell'Arciconfraternita del Gonfalone (300 mila euro, vinto dalla ditta Dentoni) è partito nei primi giorni di luglio, assieme ad una campagna di indagini strutturali, avviata dopo la scoperta di lesioni sugli archi e sulla volta e del degrado della struttura in cemento e acciaio realizzata nel dopoguerra. proprio per sostenere la volta. Gravi sintomi si manifestano nel corso delle indagini e il 17 luglio un funzionario di guardia del comando provinciale dei Vigili certifica la necessità di mettere in atto misure urgenti per la tutela dell'incolumità pubblica e la salvaguardia della struttura dal rischio crolli. La giunta il 23 luglio stanzia 800 mila euro per salvare la chiesa di Sant'Efisio e il giorno dopo il sindaco Emilio Floris, ordina l'esecuzione dei lavori con procedura d'urgenza, in deroga alle norme sugli appalti. E fissa due termini: il 10 agosto per per il completamento delle opere necessarie a impedire il collasso della struttura e il 15 aprile 2010 per l'esecuzione degli interventi per il ripristino statico. Nella stessa giornata Donatella Minerba dispone l'immediata progettazione delle strutture di sostegno per gli archi e la volta della navata, conferendo l' incarico al'ingegner Giovanni Mozzoni che già aveva portato avanti le indagini strutturali. La dirigente del servizio Edilizia pubblica Clara Pala conferisce l'incarico per la progettazione degli “Interventi urgenti per la salvaguardia della chiesa di Sant'Efisio in Stampace” che comprendono il consolidamento statico dell'edificio e la disposizione di strumenti per il monitoraggio telematico del comportamento della struttura. «Leveremo la struttura in cemento dal tetto della chiesa», spiega la Minerba, «e la sostiuiremo con fibre più leggere ed elastiche». «Faremo le opportune pressioni», spiega il presidente della commissione Lavori pubblici Alessio Mereu, «affinchè Sant'Efisio sia agibile in tempo per il primo maggio 2010».