Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Via il «dente» della via Roma in Consiglio comunale si chiede continuità nel porticato storico

Fonte: La Nuova Sardegna
2 novembre 2009

LUNEDÌ, 02 NOVEMBRE 2009

Pagina 19 - Cronaca



Mozione domani in aula sullo sfondo del tema del fronte mare Tavolacci: i progetti per metrò, parcheggi e tunnel fermi da tempo




CAGLIARI. Togliamoci il dente: potrebbe essere il titolo della mozione all’ordine del giorno del consiglio comunale di domani dove il consigliere dell’Udc Massimiliano Tavolacci, che l’ha elaborata, e molti altri chiedono si affronti il grande tema del fronte mare di via Roma, che può cominciare con la ricerca del «cosa fare» per «ripristinare la continuità del porticato di via Roma», disturbata dal un palazzetto, residuato dell’antico tracciato della strada e in quanto tale conservato.
La storia è nota e mai affrontata veramente.
Il porticato di via Roma comincia a nascere un po’ alla volta a partire dal 1866, quando Cagliari perde uffiacialmente il ruolo di piazzaforte e si apre verso il mare con l’abbattimento delle mura che chiudono il quartiere della Marina al mare. Le vecchie costruzioni fatiscenti che si affacciano sulla un poco alla volta spariscono per far posto a palazzi con il porticato. All’inizio del Novecento via Roma ha già acquistato un impronta signorile in stile umbertino. Restano qua e là vecchi edifici che interrompono la linea del porticato, incompleto sino alla fine degli anni Venti. Un decennio più tardi è quasi totalmente completato, tranne un edificio che è arrivato sino ai giorni nostri come memoria dell’antico tracciato di via Roma prima dell’avvento dei portici. E così i pedoni ovunque siano diretti ancora oggi devono scendere dal marciapiede per evitare il palazzetto. Poi il porticato riprende: da una parte c’è il consiglio regionale, dall’altra il pezzo che finisce sulla linea dei palazzi di viale Regina Margherita. Il palazzetto che forma un dente sull’allineamento dei portici, ha anche un altro difetto, quello di trasformare il pezzo di porticato finale in una nicchia buia, di sera, particolarmente insicura per i passanti costretti ad attraversarla. «A una certa ora - commenta Tavolacci che è il presidente della commissione urbanistica - quel punto molto vicino al terminal crociere non è il biglietto da visita giusto per una città turisticamente importante». Partendo dal «dente», la mozione vuol diventare l’occasione «per riproporre il tema del fronte mare - spiega il consigliere Udc -, che è fermo da un anno nonostante si sia parlato spesso di parcheggi sotterranei, tunnel e metropolitana di superficie. Non si è arrivati ancora a nulla di concreto».
Tavolacci è ben consapevole che neppure la questione del porticato interrotto ha una soluzione facile a portata di mano: la palazzina avrà una proprietà con la quale bisogna cercare il dialogo. Per capire se si può intervenire con una «traslazione di cubature» o qualcosa del genere che potrebbe essere studiata. Ma non c’è dubbio che il problema, anche se è piccolo e se è spinoso, debba essere affrontato. Domani potrebbe diventare il giorno giusto per cominciare.