Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«In Comune presi solo quei lavoratori che avevano diritto»

Fonte: L'Unione Sarda
2 novembre 2009

Palazzo civico Parla l'assessore Farris 



«Finora la Provincia non ha stabilizzato neanche uno dei suoi precari, a differenza del Comune di Cagliari che invece ha regolarizzato tutti i suoi lavoratori che ne avevano diritto, ovvero 209 persone. Per cui non accettiamo lezioni dalla Provincia né da altri e difendiamo il nostro operato che è stato senz'altro corretto». Queste le parole dell'assessore al Personale del Comune Giuseppe Farris, che interviene sulle polemiche nate dalla volontà di stabilizzare i precari della Provincia e sul no netto espresso dall'amministrazione comunale per un centinaio di ex lavoratori comunali. «Quelli che protestano fuori dal Municipio», spiega l'assessore, «ci imputano di non aver ancora emanato un bando per loro come invece ha fatto la Provincia. Ebbene, noi ribadiamo di aver agito secondo le leggi vigenti. Parallelamente manifestiamo perplessità sull'iniziativa della Provincia che ha emanato un bando sulla base di una normativa (l'articolo 3 del collegato alla Finanziaria regionale) sulla quale il ministro Fitto ha sollevato questioni di anticostituzionalità».
LE CONTESTAZIONI Non è tutto. «Come si fa», domanda Farris, «ad emanare un bando senza aver prima presentato un piano di stabilizzazione? La stessa Regione chiedeva la presentazione di un piano specifico prima dell'emissione del bando, e questo entro il 6 novembre». Per Farris bisogna aspettare i risultati del tavolo tecnico tra il governatore della Sardegna Ugo Cappellacci e il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto, finalizzato ad apportare alcune modifiche alla norma regionale. «Se nel frattempo altri enti stanno agendo in maniera differente», dice, «se ne assumeranno in futuro la responsabilità giuridica. Noi, torno a ripetere, non accettiamo lezioni da nessuno». Farris ha infine ricorda che l'interrogazione urgente del Pdl presentata in Consiglio regionale, mira proprio a fare luce sulla questione dei precari. «L'obiettivo dell'interrogazione», spiega, «è ottenere chiarezza, per capire come le amministrazioni devono comportarsi con questi lavoratori».
PAOLO LOCHE

01/11/2009