Rassegna Stampa

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L'addio di Truzzu a Martin, con un pensiero al carabiniere e all'autista del bus

Fonte: www.youtg.net
11 agosto 2022

L'addio di Truzzu a Martin, con un pensiero al carabiniere e all'autista del bus
 


CAGLIARI. Un pensiero, lungo e commosso, per Martin, la vittima. Ma anche per il carabiniere che ha provato a  salvargli la vita e per l'autista del Ctm che, senza colpe, è stato protagonista del dramma.

Paolo Truzzu ha deciso di parlare della morte di Remesha Martin Elvis King, 31 anni, arrivato a Cagliari dal Burundi, che sabato mattina è stato travolto da un bus in viale Diaz per spegnersi l'indomani all'ospedale Brotzu, dove era stato ricoverato in condizioni disperate. Un incidente avvenuto perché Martin si è chinato a raccogliere un oggetto caduto a un'amica fuori dal marciapiede, mentre passava il pullman.

Oggi nella chiesa di Sant'Eulalia si sono svolti i funerali del cameriere e volontario della Caritas, con centinaia di amici in città

E nel giorno dell'ultimo saluto Truzzu scrive: "Scriveva Italo Calvino della giovinezza, tanti anni fa: “…è tante cose, anche una particolare acutezza dello sguardo che afferra e registra un enorme numero di particolari e sfumature; un'insaziabilità degli occhi che bevono lo spettacolo del mondo multicolore…”. Questa frase mi viene in mente pensando a Martin, il giovane morto in circostanze drammatiche l'altro giorno. Martin ha lasciato amore e vitalità. Un ragazzo buono, aperto, disponibile che nonostante le difficoltà della vita aveva saputo integrarsi perfettamente. Mancherà a molti e mi sento di esprimere la solidarietà della città di Cagliari alla famiglia del nostro concittadino".


Ma quella mattina c'è chi ha subito provato a soccorrere il ragazzo: "Voglio anche ringraziare Francesco Barbato, l’appuntato scelto dei carabinieri, che ha cercato di salvarlo, facendogli ripetutamente il massaggio cardiaco. Non nuovo a gesti di altruismo, coraggio e tempestività. Siamo felici che presti servizio nella nostra città", scrive Truzzu.

Che volge il pensiero anche "all’autista dell’autobus. Le tragedie sono improvvise, incalcolabili. So che passerà molti giorni pesanti e si porterà dentro un dolore e una ferita difficile da curare. La vita, purtroppo, è anche questa. Talvolta molto, molto dura. Bisogna rialzarsi e combattere anche quando tutto sembra impossibile".