Il long Covid degli ospedali della Sardegna: cure a rilento, morti di tumore tra i positivi
CAGLIARI. La delibera della Regione che riorganizzava la rete dei posti letto Covid per cercare di tornare alla normalità? Inattuata, o quasi. A Cagliari, almeno. I pronto soccorso del capoluogo? Ancora sotto pressione, con numeri di pazienti in attesa che fanno paura, di giorno come di notte. E i morti per il virus? Conti sballati.
Il long Covid si sta abbattendo sulla sanità sarda, con un sistema che stenta a recuperare i ritmi pre pandemia, con tutte le ovvie ripercussioni sullo spirito dei lavoratori, medici e infermieri, e la salute dei pazienti.
La giunta regionale ha registrato “criticità nella gestione logistico-organizzativa" dei pazienti che, arrivati in ospedale per altre ragioni, risultano positivi al tampone anche se del tutto asintomatici. E per loro il ricovero nei reparto Covid delle strutture attrezzate per la cura del virus appare "nondimeno inappropriato". Parole dell'assessore alla Sanità Mario Nieddu. Che per questo ha ridisegnato la rete assistenziale della Sardegna.
In sintesi: niente più covid hospital, ogni struttura si deve dotare di spazi per la gestione dei positivi. Venticinque posti letto dovrebbero essere al Policlinico e 60 al Brotzu. Sono tutti attivi? Il Brotzu ha 44 contagiati.
Dai numeri che arrivano da Santissima Trinità e Binaghi sembrerebbe che non tutti si facciano carico dei loro. Tanto che oggi in questi ospedali c'erano circa 150 pazienti (su 272 in tutta la Sardegna). Una situazione che avrebbe scatenato uno scambio epistolare di fuoco, tra vertici della sanità cagliaritana, perché la delibera della giunta sarebbe quasi inattuata.
Un altro dato sulla mancata ripresa degli ospedali arriva dai pronto soccorso: poco prima della mezzanotte di ieri al Policlinico c'erano 27 codici gialli in attesa. E nella serata di oggi sono diventati 28: pazienti che dovrebbero essere visitati entro 10 minuti, viste le loro condizioni.
E manco i conti tornano più: oggi il bollettino regionale riporta il decesso di un quarantanovenne. Covid, c'è scritto. Ma aveva un tumore al pancreas, per lui è stata necessaria la Rianimazione. Ed è finito al Binaghi solo perché positivo. Ma a ucciderlo è stato un cancro in fase terminale.