Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Mistero sui nuovi arrivi a Cagliari

Fonte: La Nuova Sardegna
3 giugno 2008

SABATO, 31 MAGGIO 2008

Pagina 10 - Attualità

Questo pomeriggio ormeggerà il traghetto Morace, ma per il futuro informazioni divergenti 



Milia: «Né a me né a De Gennaro risultano altre spedizioni»


GIOVANNI BUA
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CAGLIARI. È previsto per questo pomeriggio alle 17 a Napoli l’ormeggio al molo 42 del traghetto “Carlo Morace” della Ustica Lines (il nuovo nome assegnato all’ex Campania della Tirrenia) che sta facendo la spola tra Napoli e Cagliari per il trasporto dei rifiuti solidi urbani dal capoluogo napoletano a quello sardo. Secondo il programma ufficioso una nuova partenza del “Carlo Morace” per Cagliari sarebbe prevista nella notte tra domani e il primo di giugno: con un carico di altre duemila tonnellate di immondizia caricate su 60 autocompattatori dirette verso i forni del termovalorizzatore di Macchiareddu. Notizie che però non corrispondono con le informazioni del presidente del Casic (e della Provincia di Cagliari) Graziano Milia, che ha in mano le chiavi degli impianti del Tecnocasic, e che, di fronte all’ipotesi di un nuovo arrivo, casca dalle nuvole.
«Nè a me - spiega - nè a nessuno dell’entourage di De Gennaro risulta che una nuova spedizione di rifiuti sia programmata per l’isola nei prossimi giorni. Anche perchè gli impianti del Tecnocasic sono ancora impegnati a smaltire le 1590 tonnellate arrivate ieri. Normalmente - continua Milia - saremmo in grado di smaltirli in poco più di un giorno, ma come è noto i forni non sono ancora tornati a pieno regime dopo la chiusura fatta per i lavori di manuntenzione annuale dell’impianto».
Da capire dunque se la «monnezza» campana arriverà ancora. L’ordinanza firmata sabato da Gianni De Gennaro riguardava solo 1700 tonnellate. E difficilmente una nuova ordinanza con sua firma arriverà nei prossimi giorni. Non è però da escludere che il governo Berlusconi sia ancora tentato di usare la carta Tecnocasic. Con l’impianto che da lunedì tornerà a pieno regime e sarà duqneu in grado di bruciare nei suoi tre forni fino a mille tonnellate di rifiuti al giorno. «Vedremo - chiude Milia - quello che è certo è che allo stato attuale delle cose smaltiremo i rifiuti che abbiamo stoccato nella fossa e da lunedì riapriremo le porte dell’impianto ai rifiuti del cagliaritano. Ora smaltiti da Villacidro». Spazio poi a una polemica che il presidente del Casic porta avanti da tempo: «Invece dei rifiuti - spiega Milia - vorremmo che arrivasse finalmente la firma del ministro dell’Ambiente che sblocchi la piattaforma di intertizzazione, destinata a smaltire i rifiti tossico nocivi che invece ora siamo costretti a esportare nella penisola e all’estero per lo smaltimento. L’impianto è pronto dal luglio del 2007. C’è anche una valutazione di impatti ambientale fatta, e l’autorizzazione della commissione ministeriale. Manca una firma. Il vecchio ministro c’è l’ha inspiegabilemnte negata. Ora speriamo che, di fronte all’ennesima dimostrazione di buona volontà che l’isola ha dato, questa firma arrivi».