Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Bella e sconosciuta: Cagliari si gioca il suo futuro turistico

Fonte: La Nuova Sardegna
26 ottobre 2009

SABATO, 24 OTTOBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari





Studio su difetti e punti di forza dell’accoglienza cagliaritana Soluzione: destination management

ALESSANDRA SALLEMI

CAGLIARI. In maggio nelle domeniche di sole a Cagliari si mangiano ricci in spiaggia. Poco lontano si può ammirare lo spettacolo dei fenicotteri che covano nello stagno coi palazzi sullo sfondo e un giro negli sterrati di Molentargius regala una sensazione di distanza dal caos urbano che davvero merita il tour. Cagliari ha molti punti di fascino, ma in Germania, in Olanda, in Belgio, dove c’è la mentalità radicata delle vacanze fuori stagione, nessuno lo sa. La sottolineatura è arrivata ieri, all’associazione industriali, da un trascinante oratore catalano, Josep Ejarque, che è il presidente di «Fourtourism», una delle più importanti società europee di marketing turistico. Su incarico dell’assoindustriali della Sardegna meridionale presieduta da Alberto Scanu, in collaborazione con l’Agenzia regionale del lavoro, Ejarque ha scovato pregi e difetti della situazione turistica cagliaritana, li ha analizzati e ieri ha spiegato come si organizza la gestione di una destinazione, vale a dire: come si fa a portare a Cagliari senza deluderli i turisti ormai sempre più spesso catturati dai voli low cost e quindi a moltiplicare questi arrivi. La «destination management organizzation» potrebbe servire a Cagliari per evitare un problema nebuloso per noi, ma chiarissimo ai tecnici: «Quello che non succederà - diceva Ejarque - è che il turista continui ad arrivare. Non si può continuare a spendere solo la stupenda spiaggia Poetto. Il turista viene attirato dai voli low cost, ma una volta qua il ‘sistema’ deve continuare a fargli proposte, perché vuole spendere, però in qualcosa che altrove non trova. Dobbiamo costruire la nostra diversità e comunicarla». Qui sta uno dei punti cruciali: il 60 per cento dei turisti europei cerca le sue vacanze su internet, nel web ci sono poche informazioni su Cagliari. Nella ricerca condotta per il progetto assoindustriali sono emersi vari aspetti: nell’ambito dei 163 turismi possibili, ci sono cittadini europei in costante ricerca di soluzioni per vacanze brevi con un tema preciso; chi viene d’estate a fare un bagno con la famiglia è disponibile a tornare a marzo per un week end in bicicletta con gli amici; i proprietari di barca in media fanno tre vacanze brevi in un anno; per confezionare il prodotto da offrire al turista, Cagliari dovrebbe guardare in quali settori nel 2008 il suo turismo è cresciuto. Scoprirebbe che la vacanza culturale è salita 9 per cento, quella balneare del 5 per cento, quella urbana del 14 per cento: «Non bisogna inventare quello che non c’è, ma vedere cosa tende a crescere e creare prodotti turistici qui». Il cicloturismo (esempio) ha 30 milioni di appassionati in Europa: bisogna andare a cercare subito le organizzazioni di riferimento. «Bisogna», ma «chi» deve farlo? E qui nasce la destination management organizzation: manca «il soggetto operativo che organizzi il prodotto, lo commercializzi, trovi il contatto con operatori ed enti per lavorare su accessibilità nel web, accessibilità delle attività culturali, animazione».