Rassegna Stampa

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Playa Libre, arriva l’app per “monitorare” le spiagge cagliaritane

Fonte: web cagliaripad.it
7 aprile 2022

Playa Libre, arriva l’app per “monitorare” le spiagge cagliaritane
È il primo sistema d'intelligenza artificiale in Europa, che consentirà di monitorare i parametri ambientali dei propri litorali e ai cittadini di conoscere in tempo reale il livello di affollamento

 

Nelle spiagge della Città Metropolitana di Cagliari arriva Playa Libre, il primo sistema IoT e intelligenza artificiale in Europa per il monitoraggio in tempo reale delle spiagge, che consentirà all’amministrazione di monitorare i parametri ambientali dei propri litorali e ai cittadini di conoscere in tempo reale il livello di affollamento degli arenili monitorati.

“Si tratta di un progetto sperimentale altamente innovativo che ci consentirà innanzi tutto di monitorare le spiagge metropolitane dal punto di vista ambientale, e di fornire al cittadino e al turista informazioni utili in tempo reale che gli permetteranno di individuare in anticipo la spiaggia ideale in base alle proprie esigenze”, spiega il consigliere metropolitano delegato alla Mobilità Antonello Floris.

Il progetto, finanziato con risorse del Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana e realizzato da Hedya Srl, società di ingegneria specializzata nel settore IoT, include 7 stazioni prototipo già installate e operative a Cala Mosca, Poetto prima fermata in prossimità del Windsurfing Club, Margine Rosso, Kal’e Moru, Solanas, Nora e Cala d’Ostia. Altre 4 stazioni saranno collocate a breve alla quarta fermata del Poetto, a La Maddalena spiaggia, Mari Pintau e Cann’e Sisa.

Lo scopo del progetto è quello di fornire un servizio di supporto alla pubblica amministrazione per il raggiungimento di due obiettivi prioritari. In primo luogo fornire informazioni sullo stato del litorale che consentano di pianificare azioni per la conservazione dell’arenile, interventi mirati per la raccolta dei rifiuti, l’inserimento  di nuove strutture ricettive e servizi, il ripristino della spiaggia a seguito di mareggiate. Il secondo obiettivo è quello di fornire a cittadini e turisti l’elenco delle spiagge più vicine meno affollate, non solo con l’intento di offrire un’esperienza più piacevole e garantire un maggiore distanziamento, ma anche per renderli consapevoli e sensibilizzarli sull’importanza della limitazione del carico antropico ai fini della preservazione degli arenili.

Il sistema di monitoraggio Playa Libre funziona mediante l’installazione di Stazioni a Terra (ST) dotate di pannello fotovoltaico e un set di sensori per l’acquisizione dei dati ambientali (temperatura e umidità dell’aria, direzione e intensità del vento, UVA, fotocamera) e dello stato di occupazione della spiaggia. La visualizzazione, gestione e controllo dei parametri rilevati dalla ST avviene per mezzo di una piattaforma web, effettuata del gestore del servizio. Gli utenti possono verificare in tempo reale il livello di occupazione delle spiagge e i relativi valori rilevati tramite un’apposita applicazione mobile chiamata Playa Libre. L’app, compatibile con iOS e Android, sarà disponibile entro il mese di maggio. In futuro il sistema potrà essere implementato con l’installazione di Smart Boe per il rilevamento dei parametri dell’acqua.

“Faremo una prima verifica per valutare l’efficacia del progetto, e successivamente potremo implementare il sistema con applicativi per il monitoraggio della presenza di posidonia, di avanzamento della battigia, del profilo delle dune e per la pianificazione di altri interventi”, sottolinea Floris. “L’intento è quello di estendere l’installazione delle stazioni a tutte le spiagge della Città Metropolitana”.