Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Ecco perché il Sant'Elia non va bene»

Fonte: L'Unione Sarda
26 ottobre 2009

Stadio. Spalti inadeguati, scarsa visibilità, assenza di copertura, servizi igienici fuori uso 

La Figc deposita la relazione sull'ispezione tecnica di lunedì

Domani riunione straordinaria della giunta comunale sull'ipotesi di cessione al Cagliari.
Capienza netta dei posti a sedere, scarsa visibilità da alcuni settori, le tribune provvisorie nelle due curve e nei distinti, l'assenza della copertura negli stessi tre settori, disposizione e configurazione degli skybox, l'assoluta inadeguatezza dei servizi igienico-sanitari e dei punti di ristoro, l'assenza del certificato di prevenzione incendi. Queste le criticità che, nero su bianco, la commissione incaricata dalla Figc ha evidenziato a seguito dell'ispezione tecnica svoltasi lunedì scorso. Nella lettera inviata al Comune e alla società rossoblù, la Figc ha rilevato che l'attuale impianto sportivo non può essere preso in considerazione per la candidatura a ospitare le partite degli Europei 2016, che l'Italia vorrebbe organizzare. Con la stessa comunicazione, la Federazione ha anche tracciato la strada che dovrà essere seguita nel caso venga deciso di realizzare un nuovo stadio (la soluzione più probabile) o di cercare di ristrutturare quello attuale.
TEAM DEL PROGETTO «Si richiede di costituire un gruppo di lavoro che segua il progetto legato alla ristrutturazione o allo ricostruzione dello stadio - scrivono gli ispettori - è auspicabile che del team facciano parte rappresentanti strategici e tecnici del Comune e della società, oltre al delegato per la sicurezza presso l'impianto. Dovranno essere indicati anche i nomi dei progettisti, tra cui gli architetti e gli ingegneri responsabili della stesura dei documenti contenenti le soluzioni volte a rendere gli stadi conformi ai requisiti Uefa 2016».
I PROGETTI Tra le altre richieste, ce ne sono almeno un paio (ultimative) che nel caso di Cagliari sono riferite direttamente alla società del presidente Cellino: «Non ci sono mai stati forniti i dati e le planimetrie richiesti in merito alla situazione attuale dell'impianto - aggiungono - nel caso di costruzione di un nuovo stadio vanno immediatamente presentati i disegni preliminari del nuovo stadio. Contemporaneamente si richiedono anche le planimetrie di progetto che dovranno rispettare la codifica cromatica indicata nelle specifiche del dossier Uefa, oltre a due rendering (simulazione al computer) ad alta risoluzione, una per l'esterno e una per l'interno dello stadio». Particolare assolutamente rilevante, visto che il 25 per cento della valutazione del progetto si basa sul design.
LA SOCIETÀ In attesa del rientro dagli Usa del presidente Massimo Cellino (previsto in coincidenza della partita infrasettimanale di mercoledì, a Roma) dal progettista Jaime Manca di Villahermosa arrivano valutazioni tutto sommato positive rispetto alle ultime mosse del Comune: «Credo che, al netto dei rilievi legati ai rapporti contrastati negli ultimi anni tra società e amministrazione - dice, da Roma - la nostra proposta sia stata tutto sommato condivisa, dopo mesi di titubanze e valutazioni. Ho letto che il sindaco Floris chiede di vedere un progetto definitivo. Credo che da parte del mio studio, se il presidente Cellino confermasse le indicazioni più volte arrivate negli ultimi tempi, non ci siano difficoltà a produrre in tempi ragionevoli l'elaborato tecnico che ci viene richiesto, mentre siamo già in grado di soddisfare le richieste che sono arrivate dalla Figc».
ANTHONY MURONI

25/10/2009