Rassegna Stampa

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Cagliari, nuraghe a Monte Urpinu: via libera della Soprintendenza agli scavi archeologici

Fonte: web Castedduonline.it
25 febbraio 2022

Cagliari, nuraghe a Monte Urpinu: via libera della Soprintendenza agli scavi archeologici

Sì alla campagna di scavo. Luce verde della Soprintendenza alle indagini per la “reggia nuragica” che si troverebbe sotto viale Europa. Un nuraghe che, secondo lo studioso Giovanni Ugas, potrebbe essere più grande di quello di Barumini.

 

Sì alla campagna di scavo. La Soprintendenza ai beni archeologici dà il via libera alle indagini per il nuraghe di Monte Urpinu. Quello che, secondo lo studioso Giovanni Ugas, potrebbe essere più grande di quello di Barumini, una struttura imponente capace di dare al territorio di Cagliari (“porta del Campidano”) un ruolo strategico nella civiltà nuragica e in grado di scrivere un nuovo capitolo della storia della città e dell’Isola. “Abbiamo fatto il sopralluogo con Ugas che ci ha illustrato gli elementi che lo inducono a ritenere quel muro del fortino militare come appartenente a un nuraghe”, dichiara Giovanna Pietra, della Soprintendenza archeologica di Cagliari, “ha anche indicato le ulteriori indagini che potrebbe svolgere e ora potrà chiedere una concessione di scavo. Al momento”, aggiunge, “non ci sono elementi sufficienti per datare il muro all’età nuragica, vista anche la sovrapposizione degli altri edifici e quindi una stratificazione che rende complicata la leggibilità del contesto. Ben vengano ulteriori indagini che possano darci più informazioni, più indizi potranno arrivare da nuove indagini di scavo”.
Esultano gli autori della scoperta. “È un successo, ci abbiamo creduto”, dichiara l’archeologo Nicola Dessì, “ringraziamo la Soprintendenza, che, benché abbia avuto dubbi, ha mostrato la disponibilità alla nostra richiesta di concessione di scavo. Ora loro chiedono altri dati. E noi dobbiamo recuperare i fondi, serviranno almeno 50 mila euro. Lo scavo archeologico per quell’area è importante anche per uno sviluppo in chiave economica. Bisogna partire rendendo quel luogo ripulito e fruibile”.
Saranno dunque gli scavi a svelare il mistero. Secondo Ugas in superficie si trovano i resti di un muro e di due torri. Ma cosa c’è nel sotto il vecchio fortino di Monte Urpinu? “Siamo partiti da una segnalazione del Taramelli del 1926”, prosegue Dessì, “ora dobbiamo arrivare ai livelli più bassi di questa struttura e recuperare ciò che resta. La parte orientale è stata distrutta dall’attività di cava, potrebbe esserci quella occidentale, forse un muro di cinta”.
L’iniziativa di Dessì ha scatenato polemiche in città. Alcuni esperti hanno dichiarato che i resti di viale Europa non appartengono a un nuraghe bensì a un vecchio fortino militare del XVIII secolo. “Che lì ci sia un fortino settecentesco nessuno lo mette in dubbio”, ammette Dessì, “ma quante strutture militari sono state impostate su edifici dell’età nuragica?  Ecco io non parlerei di reggia nuragica, ma di struttura nuragica sì”.