Rassegna Stampa

Il Sardegna

Ancora un ostacolo per Cellino l'area dello stadio è della Regione

Fonte: Il Sardegna
21 ottobre 2009

Comune. La zona dove sorge il Sant'Elia fu ceduta nel 1961 al Municipio per la cifra simbolica di una lira

I tecnici dovranno sciogliere il nodo relativo alla possibilità di cedere l'arena a un privato

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Lo stadio Sant'Elia è della Regione. O meglio. Il terreno sul quale è stato costruito l'impianto dove gioca il Cagliari è stato ceduto dalla Regione al Comune nel 1961 ad una cifra simbolica, dato che l'operazione aveva un unico scopo: dare al Cagliari calcio uno stadio nuovo e moderno in grado di prendere il posto dell'Amsicora. E ora, nelle fasi della stesura della relazione, è emerso questo problema: alla luce di quella cessione simbolica, il Comune può vendere lo stadio ad un privato?
È QUANTO stanno cercando di appurare i tecnici individuati dal primo cittadino Emilio Floris, per sciogliere il nodo intricato della vicenda stadio. E dare una risposta al Cagliari che il 5 ottobre ha chiesto ufficialmente al Comune di entrare in possesso del terreno sul quale oggi sorge l'attuale Sant'Elia, per “rigenerare” il vecchio impianto e ricostruirne uno nuovo. La relazione dei tecnici sarà alla base della decisione politica: difficilmente qualcuno muoverà un passo, prima della consegna della relazione. Assente l'assessore ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai, ieri il sindaco ha incontrato in mattinata i dirigenti Paolo Zoccheddu e Mario Mossa: l'impressione è che si voglia dare un'accelerata alle procedure. Il caso è saltato fuori in aula da un'intervento del consigliere comunale di Sinistra democratica, Massimo Zedda: «Chiedo al vicesindaco se è vero che lo stadio Sant'Elia è di proprietà della Regione». La domanda non è stata accolta dal presidente del consiglio Sandro Corsini, ma suscitato la curiosità dei presenti. «Non è proprio così», spiegherà Francesco Cicero, capo di gabinetto del sindaco, «la Regione l'ha ceduto al Comune nel 1961 per farci lo stadio: bisogna capire se adesso lo si può cedere ad un privato».
«NON È UN problema», spiega Claudio Tumatis, Lavoro e Quartieri, «sarà sufficiente una liberatoria della Regione. Il vero problema è un altro. Occorreva muoversi prima e saremmo arrivati ad oggi con tutta la documentazione necessaria in ordine. Invece non vorrei che facendo tutto in fretta, rischiassimo di sbagliare». Intanto anche il sindaco ormai sembra convinto verso il sì al Cagliari: vendita e demolizione. La società di viale La Playa ha denunciato le cattive condizioni dell'impianto che non consentono una ristrutturazione vera e propria, bensì una demolizione integrale e la ricostruzione nello stesso sito (coi lavori a carico della società, senza un euro di spesa per il Comune) per un nuovo impianto coperto da 30 mila posti a sedere. Viale La Playa mira alla gara di evidenza pubblica per acquistare l'impianto. In alternativa minaccia di realizzare un nuovo impianto in un altro comune. Intanto continuano le fibrillazioni in maggioranza. Con una lettera al presidente Corsini, i consiglieri Udc Massimiliano Tavolacci e Ettore Businco, dichiarano di non sentirsi più rappresentati dal capogruppo Efisio Pireddu. ¦


Più coordinamento alla lotta contro l'evasione fiscale

L'interrogazione ¦
¦ Migliorare il coordinamento degli uffici nella lotta all'evasione fiscale. Con un’interrogazione al sindaco Emilio Floris, i consiglieri comunali del Pd Ninni Depau, Gianmario Selis e Lorenzo Cozzolino sollecitano iniziativa per migliorare il coordinamento fra gli uffici, favorire l’interscambio d’informazioni e potenziare le strutture di riscossione dei tributi e di lotta all’evasione fiscale. Gli esponenti dell’opposizione sollecitano la costituzione di una banca dati integrata, attraverso un progetto che ne indichi costi, fabbisogno di personale e strumenti organizzativi e informatici. Nell’interrogazione si evidenzia che sono limitati gli introiti fiscali derivanti da aree fabbricabili, sanatorie e condoni, Icp (imposta su impianti pubblicitari), e Tosap (occupazione suolo pubblico). «Nel comune di Cagliari », evidenziano i firmatari dell’interrogazione, «non esiste uno scambio d’informazioni sistematico neppure fra gli uffici della stessa struttura comunale»