Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Scuole sempre più multirazziali

Fonte: L'Unione Sarda
3 giugno 2008

Il caso. Al Satta la comunità maggiore è quella cinese, in via Meilogu 26 ragazzi rom
Alla Manno uno studente su tre è extracomunitario
Per facilitare l'integrazione nelle scuole della città sono stati avviati numerosi progetti.
Il record lo detiene la scuola media Manno: il 15 per cento dei suoi studenti sono stranieri e in alcune classi la percentuale arriva al 30 per cento. Clima multirazziale anche al circolo didattico Satta dove, tra materne ed elementari, la media è superiore al dieci per cento. Alla Meilogu invece va il primato degli alunni rom : 26 in tutto.
L'IMPENNATA Nell'anno scolastico 2005/2006 erano 340 gli studenti stranieri (quasi tutti extracomunitari) iscritti nelle scuole cagliaritane (materne, elementari, medie e superiori). Nel 2006/2007 il numero è cresciuto quasi del 20 per cento arrivando a quota 402. Nell'anno scolastico in corso il dato è ulteriormente in crescita: la cifra finale non è ancora in possesso dell'assessorato comunale alla Pubblica Istruzione perché i numeri vengono comunicati dai presidi quando si chiude l'anno scolastico. «Solo in quel momento», spiega l'assessore Edoardo Usai, «è possibile avere il quadro preciso. Durante l'anno si deve combattere con ritiri, abbandoni e iscrizioni in corso. È comunque innegabile che il numero degli studenti extracomunitari sia cresciuto».
IL RECORD Negli ultimi due anni il primato è sempre stato detenuto dalla Manno. Nelle scuole di via del Collegio e via Lamarmora gli studenti stranieri (soprattutto cinesi, filippini e pachistani) sono passati dai 33 del 2005/2006 ai 52 del 2006/2007, fino ad arrivare a superare quota 60 in questo anno scolastico. «In alcune classi», spiega il preside Pierpaolo Porcu, «i ragazzi stranieri sono il 30 per cento. Ovviamente rispetto alle classi dove ci sono soltanto studenti italiani ci sono da affrontare alcuni problemi come quello della lingua d'insegnamento e dell'integrazione tra i ragazzi».
I PROGETTI Per superare gli ostacoli sono diverse le iniziative messe in piedi in questi anni dalle direzioni che si sono succedute. «Rientriamo», ricorda Porcu, «tra le scuole a rischio processo immigrazione. Per questo c'è un finanziamento ministeriale che ci permette di avere dei mediatori linguistici che affiancano gli insegnanti per aiutare gli studenti stranieri». Anche il Comune è intervenuto con propri fondi per sostenere dei progetti per favorire l'inserimento degli alunni di altri Paesi. «I ragazzi filippini e pachistani», conclude il preside, «sono quelli che si integrano con più facilità. Le maggiori difficoltà, per motivi linguistici e culturali, si incontrano con i cinesi. Le famiglie non hanno un ottimo rapporto con le pubbliche amministrazioni, e quindi anche con la scuola. Per questo è fondamentale la presenza dei mediatori culturali».
I ROM Alla Meilogu frequentano nove cinesi, un africano e un rumeno. Poi ci sono 26 ragazzi del campo nomadi accanto alla statale 554. «Un bus», evidenzia Franca Maria Massidda, preside del circolo di via Meilogu, «passa a prenderli tutti i giorni al campo. È un servizio comunale. Il problema è la frequenza: ci sono giorni in cui entrano a scuola in pochissimi. Alcuni si assentano anche per una settimana. Siamo costretti a segnalare questi casi ai servizi sociali del Comune».
ANCHE INDIANI La media degli studenti extracomunitari supera il dieci per cento anche al Satta. «Abbiamo 82 ragazzi stranieri su 750», dice la preside Rita Cambuli, «e tutti rientrano nei numerosi progetti, in collaborazione con il Comune, con la Asl, con la circoscrizione e con le associazioni di volontariato, avviati per facilitare l'integrazione. Per esempio è stato attivato un corso di italiano di quattro ore settimanali tenuto da docenti specializzati. La comunità più numerosa è quella dei cinesi, ma abbiamo anche ragazzi indiani». (m. v.)

02/06/2008