Rassegna Stampa

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Pedane nell’area parcheggi, insorge il Comitato dei residenti del Corso

Fonte: web cagliaripad.it
26 novembre 2021

Pedane nell’area parcheggi, insorge il Comitato dei residenti del Corso
Il portavoce Adolfo Costa denuncia l'accaduto e chiede al Comune una soluzione che risponda alle esigente di ristoratori e residenti

 

Dal 16 luglio scorso il Comune di Cagliari ha sospeso le concessioni, 38 in totale, per sistemare i tavolini al di fuori dei locali nelle aree riservate ai parcheggi lungo Corso Vittorio Emanuele. Secondo quanto riporta Adolfo Costa del Comitato dei residenti di Stampace basso, però, nonostante i tavolini e le pedane siano stati rimossi, le aree in cui poter parcheggiare restano ancora off-limits. In sintesi: questi spazi non vengono utilizzati né dai gestori di bar e ristoranti né da chi abita nel Corso.

“Inoltre – scrive Costa in un comunicato – c’è un parere richiesto dallo stesso Comune alla Facoltà d’Ingegneria che definisce che tutte le pedane siano fuori norma per quanto concerne la sicurezza stradale. A questo si aggiunga la disinvoltura con la quale alcuni gestori hanno occupato molto più dello spazio concesso, o altri che utilizzano materiali altamente insufficienti per contenere eventuali urti da parte delle autovetture. Un incidente è già successo e per fortuna in quel momento la pedana era deserta”.

Il Comitato chiede, quindi, che le pedane vengano rimosse una volta per tutte e che venga istituito “un vero regolamento che possa tutelare i cittadini e non danneggiare le attività produttive”.

Del resto, la questione era stata portata all’attenzione del Consiglio comunale dal capogruppo del Psd’Az Roberto Mura, che aveva richiesto “l’apertura dei parcheggi di via Caprera, via Cesare Battisti e via De Magistris, mille posti auto che possano tenere insieme le esigenze dei residenti e delle attività produttive”. Dello stesso avviso anche il presidente della commisione Attività produttive Pierluigi Mannino, che aveva lamentato che le “esigenze dei residenti son state lasciate in stand-by”.

“Se non si troverà una soluzione – conclude Costa – il Comitato proseguirà per vie legali”.