Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ripascimento del Poetto: «Dovete assolvere Zirone»

Fonte: L'Unione Sarda
3 giugno 2008

Processo. L'arringa per l'ex assessore provinciale 


Al processo per il ripascimento del Poetto è intervenuto ieri l'avvocato Concas. Il legale ha chiesto l'assoluzione per il suo assistito, l'ex assessore provinciale ai Lavori pubblici Renzo Zirone.
Ha parlato a braccio per quaranta minuti spaccati, citando a memoria documenti e precedenti interventi dei pubblici ministeri, per smontare l'impianto dell'accusa contro il suo assistito, l'ex assessore provinciale ai Lavori pubblici, Renzo Zirone, sotto processo con altri sette imputati per abuso d'ufficio e concorso in danneggiamento a seguito del ripascimento effettuato sulla spiaggia del Poetto.
L'avvocato Luigi Concas, nell'aula della prima sezione presieduta dal giudice Francesco Sette, ha trasformato l'arringa in qualcosa di molto simile ad una lectio magistralis di diritto penale. «Un teorema suggestivo - accusa Concas - ma smentito dalla logica. Si vuol far credere che i tecnici abbiano operato con la consapevolezza di compiere un eventuale danneggiamento, rischiando così in prima persona di doverne rispondere sia in termini contabili che di carriera. Ma anche che i politici li abbiano sollecitati a farlo per finalità politiche».
Cita verbali di tavoli tecnici l'avvocato Concas, puntando a demolire anche l'ipotesi che gli imputati abbiano optato per un'accettazione del rischio eventuale. L'esempio è di quelli da manuale di diritto penale: «Il cliente che ha fretta e chiede al tassista arrivare puntuale in aeroporto - si è chiesto il legale - ha responsabilità se poi il taxi mette sotto qualcuno? E se poi conosce chi guida e confida anche nella sua abilità, ci può essere consapevolezza di un rischio eventuale?».
E proprio sulla mancanza di consapevolezza, il penalista ha incentrato buona parte della sua arringa: non avendo strumenti tecnici, Zirone si sarebbe dunque fidato ovviamente dei professionisti incaricati. «Non ci sono ordini né interventi diretti sull'azienda che stava eseguendo l'opera - ha proseguito - allora quale sarebbe il concorso in danneggiamento»?
Ricostruisce le date. «La scelta della sabbia era maturata in precedenza - ha spiegato Concas - in una riunione tecnica, come si legge nel verbale, Zirone si è limitato a ricordare l'urgenza di procedere col progetto a causa dell'erosione che subiva il litorale». E infine l'assenza di un movente. «L'assessore è entrato in Giunta nel giugno del 2001 e tre anni dopo si è dimesso. La finalità politica mi pare inconsistente». Il legale ha chiesto l'assoluzione Zirone per non aver commesso il fatto o perché il fatto non costituisce reato, dell'abuso d'ufficio perché il fatto non sussiste. Il 5 giugno la parola tornerà ai pm per le repliche.
FRANCESCO PINNA

31/05/2008