Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Un patto con la Sicilia per Tirrenia»

Fonte: L'Unione Sarda
19 ottobre 2009

 
Il deputato Cicu: insieme creeremo la piattaforma mediterranea

«La Tirrenia? Gestiamola con la Sicilia attraverso una holding privata a partecipazione pubblica». Per mettere nero su bianco, nel momento in cui stanno partendo le procedure di liberalizzazione della compagnia di navigazione, il deputato del Pdl Salvatore Cicu prospetta un'alleanza con l'altra isola maggiore e un intervento della Regione mediante la Sfirs. L'obiettivo è la creazione della cosiddetta piattaforma logistica del Mediterraneo, che potrebbe rilanciare tutto il sistema dei trasporti e dell'imprenditoria che ruota attorno al settore. L'attuazione della proposta permetterebbe di compensare l'impossibilità di accedere al maxi piano delle autostrade del mare, che vedono la Sardegna fuori gioco. Per ora: «Il 15 novembre la Regione dovrà presentare un suo piano in sede comunitaria», ha detto Cicu, «e quello sarà un giorno importante». Il governatore Ugo Cappellacci ha aggiunto: «Infatti non ci faremo trovare impreparati».
IL CONVEGNO Il presidente della Regione ha raggiunto il palco per l'intervento finale di “Obiettivo: porti e trasporti. Continuità territoriale persone e merci”, il convegno organizzato dalla fondazione “Sardegna Mediterranea”, guidata proprio da Cicu, ieri a Cagliari. Tra l'altro, Cappellacci ha riferito del tavolo tra Regione e Governo per definire la questione della privatizzazione di Tirrenia, che dovrà chiudersi entro il 31 dicembre per poter dare avvio, dal primo gennaio 2010, «al nuovo regime di sovvenzioni». Su questo versante, a breve c'è un appuntamento importante per l'Isola. La settimana prossima il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, presenterà alle Regioni la proposta di liberalizzazione delle società minori del gruppo Tirrenia (Saremar e Siremar). «Accanto alla privatizzazione della capogruppo, che effettua da e per la Sardegna l'80 per cento dei collegamenti», ha aggiunto Cappellacci, «con due delibere di Giunta si è già deciso di partecipare direttamente alla gestione della Saremar per i trasporti con le isole minori. Il contratto avrà una copertura di 12 milioni statali, mentre le quote eccedenti saranno a carico della Regione».
LE OPERE Per quanto riguarda le infrastrutture, quelle garantite dall'accordo con il Governo permetteranno - con opere per 220 milioni - il potenziamento degli scali di Porto Torres, di quelli di Olbia e di Golfo Aranci, ma anche il completamento del porto canale di Cagliari, con le urbanizzazioni dell'avamporto di levante, dove sorgerà un moderno distretto della nautica, e la sistemazione dei piazzali davanti al nuovo terminal per i traghetti ro-ro , navi progettate per trasportare carichi su ruote come automobili, autocarri oppure vagoni ferroviari. In questo contesto, secondo Cicu, la Sardegna diventa una piastra logistica al centro del Mediterraneo, di cui Cagliari, come ha ricordato in apertura il sindaco Emilio Floris, aspira a diventare capitale grazie agli interventi in dirittura d'arrivo. Per Cappellacci appaiono però «inaccettabili i ritardi che ancora impediscono alla Sardegna di poter beneficiare delle prerogative delle zone franche doganali nei porti di Cagliari, Portovesme, Oristano, Porto Torres, Olbia e Arbatax». La Regione pensa a corridoi franchi «come punto di riferimento di tutta la portualità sarda» e prevede anche agevolazioni come la fiscalità di sviluppo, cioè l'abbattimento delle imposte per un periodo non inferiore a dieci anni, per rilanciare il sistema d'impresa locale e, nel contempo, attrarre capitali e imprese.
INSULARITÀ C'è poi l'insularità, conquista che la Sardegna ha ottenuto dal federalismo fiscale, che dovrebbe permettere di colmare i gap con la Penisola. Un ripescaggio nella rete delle autostrade del mare aumenterebbe i vantaggi: «Sono dell'avviso che occorra fare sistema sia in ambito regionale che nazionale e rimettere in sesto le nostre infrastrutture interne», ha proseguito Cicu. «Porti e trasporti sono il nostro futuro». Secondo l'ex sottosegretario, nel 2010 il 75 per cento degli investimenti arriverà dal mare e dal sistema portuale turistico e merci. E da una stima illustrata durante il convegno di ieri, le merci in Sardegna vengono spostate nell'83 per cento dei casi su strada, per il 12 per cento con percorsi ferro-gomma e solo per il 5 per cento su treno. «La Sardegna, come parco nautico regionale, è all'ottavo posto. Potenziando il diporto e il sistema commerciale si realizza la condizione di legare e rendere accessibile l'offerta. Ritengo sia da superare anche la stagionalità, che non ci permette di impostare politiche di lungo periodo. Investire sulla nautica diportistica e commerciale servirà anche per favorire l'accesso alle località dell'entroterra, non sempre valorizzate come meriterebbero». All'incontro erano presenti i parlamentari sardi del Pdl Mariano Delogu, Carmelo Porcu, Bruno Murgia, Piergiorgio Massidda e i siciliani Pippo Fallica, Giuseppe Moles e Giacomo Terranova, con i consiglieri regionali del Pdl Mariano Contu, Sisinnio Piras, Angelo Stochino e Alessandra Zedda. Presenti anche amministratori locali, gli assessori all'Industria, Andreina Farris e alla Programmazione Giorgio La Spisa.
CONTINUITÀ Intanto è stata definita dalla Regione, con i vertici di Alitalia-AirOne e Meridiana-Eurofly, l'intesa che proroga di un anno il regime di tariffe aeree agevolate della continuità territoriale attualmente in vigore.
LORENZO PIRAS

18/10/2009