Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La fabbrica di Ascanio

Fonte: La Nuova Sardegna
15 ottobre 2009

GIOVEDÌ, 15 OTTOBRE 2009

Pagina 40 - Cultura e Spettacoli



Celestini sabato al teatro «La Vetreria» di Cagliari




ROBERTA SANNA

CAGLIARI. Un bambino che salta verso un cielo non troppo pulito: un’immagine grafica forte per un cartellone, con Ascanio Celestini, Don Gallo, Pippo Delbono, a forte impatto civile. Ma le tematiche contemporanee che sono al centro della stagione 2009 del teatro «La Vetreria» riguardano anche i «Libri in scena», iniziativa letteraria con vocazione drammaturgica presentata ieri dal Cada Die nel segno di una «interconnessione con le arti», come ha sottolineato Giancarlo Biffi, direttore artistico della compagnia.
Gli incontri con attori e autori di teatro che firmano romanzi o racconti, precederanno nel pomeriggio gli allestimenti sulla scena. Ad iniziare da «Lotta di classe» di Ascanio Celestini, sabato prossimo alle 18, perfetto cortocircuito tra l’attualità dei Call Center e la «Fabbrica» del dopoguerra descritta nello spettacolo proposto nella stessa serata. Fa eccezione «Undici», di Dolores Savina Massa (sabato 24) racconto sul destino di undici immigrati che comunque ha dato origine ad un allestimento.
Per il 31 ottobre l’incontro con Don Gallo, il celebre prete dei marciapiedi di Genova, si propone con lo stesso titolo dell’allestimento serale «Angelicamente anarchico», mentre «Cuore mancino» è il titolo della raccolta di racconti di Giancarlo Biffi che contiene Hamlet Revolution, il «musical drama nelle strade di Bologna ’77» che va in scena il 7 novembre nell’ambito del European Jazz Expò del Festival Internazionale di Jazz in Sardegna. Ogni incontro sarà condotto da un giornalista: Celestino Tabasso, Giacomo Serreli, Valentina Lo Bianco, Francesco Abate, Walter Porcedda.
Quasi una personale per Pippo Delbono, straordinario attore e regista teatrale e cinematografico. Oltre ai due spettacoli in scena, l’incontro sul suo «diario di bordo» «Racconti di giugno» (il 14 novembre), e nei giorni precedenti, la proiezione di «Guerra» (realizzato in Israele e Palestina), «Grido» (sul disagio mentale) e «La paura», l’ultimo film, girato interamente con il cellulare all’interno dei campi Rom, recentemente proposto al 62º Film Festival di Locarno, presentato da Sergio Naitza.
A completamento del cartellone 2009, «Cada Die» ha segnalato anche la nuova produzione in scena il 23 e 24 ottobre e annunciato una serata conclusiva, il 12 dicembre, a quarant’anni dalla strage di Piazza Fontana a Milano. Proposto in anteprima al Festival d’Ogliastra la scorsa estate, «Operapè» di Alessandro Lai, Mauro Mou e Silvestro Ziccardi, è uno spettacolo che mette in relazione le lucciole di Pasolini con la «La vita delle api» del drammaturgo e poeta belga Maeterlink, raccontando il richiamo e l’incontro con la morte di un apicultore e facendo riferimento alla grande moria di api del 2008.
«Storia e memoria» dedicata «alla madre di tutte le stragi» sarà invece una «serata di teatro musica e parole» che oltre al Cada Die coinvolgerà i compagni di viaggio della Sardegna dei Teatri ed altri artisti sardi.