Rassegna Stampa

Il Sardegna

«Turni di chiusura per la grande distribuzione scelte strategiche: il Comune deve ascoltarci»

Fonte: Il Sardegna
13 ottobre 2009

Il neopresidente provinciale di Confesercenti è l'attuale numero uno del consorzio “Centro storico”. «Sì alla pedonalizzazione integrale di via Manno e via Garibaldi». di Ennio Neri

Arriva in piazza Martiri una decina di anni fa. Giorno dopo giorno le strade del centro storico si svuotano e le gallerie della grande distribuzione si riempiono. E nell'ottobre 2006 quando la legge regionale impone la chiusura ai centri commerciali, Roberto Bolognese, non si fa sfuggire l'occasione. Mette soldi, stampa manifestini nella copisteria di fronte e coinvolge i colleghi nell'organizzazione della prima apertura domenicale dei negozi di via Manno, via Garibaldi e il largo Carlo Felice: un successo. Da quell'esperienza nasce il centro commerciale naturale cagliaritano “Centro storico”, di cui Bolognese è il fondatore, recente protagonista della pedonalizzazione del rione Marina nei week end estivi. E Bolognese, unico candidato, domenica è stato eletto all’unanimità dall’assemblea dell’associazione riunita nella sala del Castello di San Michele presidente provinciale di Confesercenti. «Un incarico nuovo che mi prenderà del tempo. Probabilmente sarò costretto a lasciare la guida del consorzio per dare un'accelerata e svolta all’impegno sindacale dell'associazione».
Presidente da un giorno. Quale sarà il primo impegno?
Con una bella sfida: il 20 ottobre all'hotel Regina Margherita abbiamo un appuntamento con i rappresentanti delle attività produttive di Cagliari, Quartu e Quartucciu per stilare il calendario delle aperture dei centri commerciali. Si va verso un'intesa con un’apertura “zonale”.
Ecioè?
Ogni centro sarà diviso in zone in cui la grande e la media distribuzione alterneranno le aperture: anche Carrefur sarà coinvolto. In programma anche l'avvio di un confronto con la Provincia sul piano straordinario per il commercio che dedicherà attenzione particolare agli esercizi del “vicinato” e alle piccole aziende turistiche e di servizi.
Che stagione sta attraversando il commercio cagliaritano? E cosa via spettate dalla Regione?
Confesercenti nazionale parla di 70 mila imprese chiuse nel paese nel 2009: sono dati catastrofici. In Sardegna siamo in linea col trend nazionale. Una situazione che non si può risolvere con i pannicelli caldi. Ci aspettiamo nel piano straordinario triennale regionale un impegno molto più grande sul commercio rispetto a quello promesso. La Regione non può liquidarci con il 2 % del bilancio, ma deve garantire sforzi straordinari: in ballo ci sono migliaia di posti di lavoro.
E dal Comune?
In primis ci aspettiamo qualche turno di chiusura dei centri commerciali la domenica, per riacquisire il giusto equilibrio. Puntiamo inoltre al coinvolgimento nelle fasi di redazione del piano strategico della città. Ci piacerebbe dare un contributo alle grandi trasformazioni in atto come l'espansione a San Lorenzo, al nuovo fronte mare e alla metropolitana.
E poi il centro storico. Cosa chiedete per via Manno e via Garibaldi?
Siamo in contatto con Carta e Onorato per la pedonalizzazione integrale di via Manno e via Garibaldi. Servirà poi il restyling degli arredi urbani: via l’asfalto, ed è assurdo che non ci sia una panchina o un gazebo. Ci piacerebbe una via dello shopping coi tavolini all'aperto, come le vere città turistiche. ¦