Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Dalla strada alla laurea

Fonte: La Nuova Sardegna
12 ottobre 2009

DOMENICA, 11 OTTOBRE 2009

Pagina 2 - Cagliari

Los quinchos. A «Tuttestorie» un progetto per i bimbi abbandonati



Una maestra sarda salva i piccoli del Nicaragua



L’esperienza sarà raccontata da due protagonisti

CAGLIARI. “Los quinchos”, il progetto di recupero dei bambini abbandonati e maltrattati, fondato in Nicaragua, diciotto anni fa, dalla maestra sarda Zelinda Roccia, sta ottenendo i primi risultati. Ricardo e Manuel, infatti, sono stati i primi due ragazzi dell’associazione a laurearsi a Cuba, il primo in Scienze motorie, il secondo in Ingegneria. Sono arrivati in città martedì, e si tratterranno fino al 20 ottobre. Nei giorni scorsi hanno visitato le scuole per portare la loro testimonianza agli alunni. Questa sera parteciperanno al festival di Tuttestorie, che quest’anno ha per tema il cambiamento, con l’incontro che è stato chiamato “il sussurro degli alberi che crescono”. Ricardo ha 27 anni, oggi è sposato, ha un figlio di sei mesi e fa l’insegnante di educazione fisica. Quando è nato il progetto, nel 1991, come tanti suoi coetanei, era un ragazzo “huele-pega” (sniffatore di colla) al mercado oriental di Managua, la capitale del Nicaragua. È solamente grazie all’associazione “Los quinchos” che ha potuto riscattare la sua condizione di miseria e sfruttamento, studiare e diventare padre di famiglia. «Sogno di educare e crescere mio figlio dandogli le opportunità che io non ho avuto - dice - e continuerò sempre a lavorare per l’associazione che mi ha sottratto a un triste destino». Ricardo vede l’impegno associativo come un obbligo morale. «Mi hanno dato tutto - sottolinea - per cui adesso è giusto che io faccia altrettanto per togliere dalla strada altri ragazzi come me». Manuel ha 27 anni, e si è laureato in ingegneria la scorsa primavera. Anche lui dichiara fedeltà al progetto. «Quando troverò un lavoro continuerò a fare volontariato nell’associazione - dice Manuel - perché è fondamentale aiutare i miei compagni, che considero come fratelli minori, seguendo l’esempio di Quincho, detto “Barrilete”, cui si ispira il progetto di Zelinda. Rimasto orfano a 12 anni dopo il terremoto del 1972, manteneva i fratelli più piccoli vendendo acquiloni. Venne ucciso nel 1978 da un guerrigliero. Al progetto Los Quinchos lavorano in 40 fra educatori, psicologi e maestri artigiani, tutti originari del Nicaragua. L’associazione vive di solidarietà. (p.c.)