Rassegna Stampa

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Città della scienza e della tecnologia: asse Comune-Università, via al bando

Fonte: web sardiniapost.it
27 aprile 2021

Città della scienza e della tecnologia: asse Comune-Università, via al bando

 


Un’idea firmata insieme da Comune e Università: la città della scienza e della tecnologia con un bando da circa 20 milioni di euro. E un pensiero anche all’Accademia delle belle arti, ancora assente a Cagliari. Sono alcuni dei temi affrontati in un incontro tra il sindaco Paolo Truzzu e il nuovo rettore Francesco Mola. “L’idea della città della scienza e della tecnologia- ha detto Truzzu – ci è venuta in considerazione del fatto che la Sardegna è al centro dell’attenzione internazionale nel campo della ricerca scientifica. Potremmo pensare a un intervento di rigenerazione urbana in uno dei quartieri popolari, facendolo diventare un luogo di attrazione culturale e turistica. È indispensabile, perciò, l’impegno congiunto di Comune, Regione, Università, Confindustria, Crs4 e altre realtà che operano nel territorio”.

I soldi? ” Il Comune – ha spiegato il primo cittadino – si trova in una situazione in cui ha la possibilità di avere a disposizione molte risorse, tra cui quelle del Pon Metro. Ma per rendere Cagliari città universitaria, occorre ragionare anche sul recupero di strutture pubbliche che potrebbero diventare sede di nuovi studentati, biblioteche o spazi di studio comuni”. Mola pronto a raccogliere la sfida: “l’Università – ha replicato – può mettere tutta la parte di conoscenza, ricerca e abilità organizzativa in questo tipo di iniziative. Si potrebbero esaltare le specificità sarde, come la parte marina, unica sotto il profilo della biodiversità, per esempio attraverso un acquario scientifico”. Stretta collaborazione: “L’Università – ha detto ancora il rettore – non è avulsa dal contesto che la circonda. Abbiamo avviato dei progetti di ricerca per lo studio dell’impatto dell’Ateneo sul territorio, dal punto di vista economico e dell’attrattività, sia per i giovani, che per i turisti. Se si è abili a garantire le strutture per vivere ed essere accolti nella città, come molti studenti hanno confermato grazie alle loro esperienze all’estero, si fa girare anche l’economia”.