Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Con il Man al «Tour della Vittima»

Fonte: La Nuova Sardegna
30 maggio 2008

VENERDÌ, 30 MAGGIO 2008

Pagina 36 - Cultura e Spettacoli

Il progetto di Paco Cao: un autobus in giro per Cagliari per «raccontare la storia occulta della città»



Incontro con Achille Bonito Oliva sull’ampliamento del museo





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CAGLIARI. Il museo Man di Nuoro è presente a Festarch con una serue du eventi, che culmineranno domenica in una conversazione alle 11,30 tra la direttrice Cristiana Collu e i critici Fernando Castro e Achille Bonito. A loro il compito di discutere e raccontare il Tour della Vittima, il progetto dell’agenzia Vu Vulà (vedi articolo in basso) e il progetto di ampliamento del Man. Il primo è un’idea dell’artista spagnolo Paco Cao, che a Nuoro aveva già proposto alcuni anni il progetto «Ignoto». Pensato come un percorso turistico per la città di Cagliari, realizzato utilizzando un autobus predisposto a un orario specifico e con la partecipazione di una guida che darà le relative spiegazioni, il Tour della vittima suppone una revisione della storia occulta della città secondo la prospettiva dell’esistenza di vittime, intendendo questo termine in un senso molto ampio. Infatti, l’itinerario si configura come una immersione nella storia della vittima della città di Cagliari attraverso tappe specifiche nelle quali sia gli edifici che i dintorni urbani faranno da testimoni a una esperienza umana che non risulta esser meno rilevante per il fatto di rimanere occulta. L’unione di due concetti apparentemente contradditori - il turismo, associato all’ozio e al divertimento, e la vittima, associata a luoghi meno luminosi della condizione umana - servirà come piattaforma di riflessione su concetti e preoccupazioni attuali.
Il Tour della vittima segue da vicino i quattro aspetti rilevanti dell’attuale programma di FestArch: vedere - perché offre uno sguardo insolito alla città - ricordare - perché suppone una rivendicazione di una parte della memoria storica poco conosciuta o direttamente ignorata - accogliere - perché implica un invito aperto a tutto il pubblico e ha come obiettivo un discorso comprensivo - difendere - perché lo stesso obiettivo del progetto contiene in sé un implicito germe rivendicativo.
Il tour è un’azione del Museo della Vittima, una istituzione che ha l’obiettivo di presentare la storia dalla prospettiva di coloro che sono stati vittime di qualcuno o qualcosa, attribuendo al termine vittima il suo significato più ampio: così, ad esempio, la natura può essere intesa come una vittima degli abusi predatori dell’essere umano, ma quest’ultimo, a sua volta, può essere considerato vittima dell’ambiente stesso, come avviene nel caso di disastri naturali. Cosciente della doppia natura di vittima e carnefice che la condizione umana possiede implicitamente, il Museo della Vittima è una istituzione indipendente, guidata dal rigore e dalla profondità, estranea a interessi politici di qualsiasi ordine. Costituisce, dunque, uno spazio per la riflessione storica, il dibattito e il confronto di idee con vocazione di imparzialità. Lo spazio espositivo del Museo sarà virtuale, e la sua collezione sarà formata dalle riproduzioni digitali concesse dalle distinte istituzioni e da privati. Questa collezione sarà composta da vari documenti e includerà manoscritti, fotografie, video e testimonianze sonore. Attualmente, il Museo della Vittima - in attesa di sviluppare completamente il suo spazio espositivo - prepara una pagina web di introduzione che servirà a presentare sia lo spirito del progetto sia le linee generali di attuazione. L’assenza di uno spazio architettonico non impedirà che l’istituzione abbia anche uno spazio giuridico - in fase di consolidamento - che certificherà la sua condizione museale. Sorto nella frontiera messicano-statunitense - Città Juarez - nell’agosto del 2006, il Museo della Vittima ha intrapreso il lavoro di ricerca nello Stato messicano del Chihuahua, iniziando una fase di studio - ancora in corso - basata sul riconsiderare la storia della vittima nello stesso ambiente geografico. Proposito del Museo è dar vita a nuove collezioni in altri ambienti geo-politici specifici e, al tempo stesso, sviluppare una storia universale della vittima che sarà presentata parallelamente alle collezioni locali. Il Museo della Vittima, oltre a creare, mostrare, conservare, ampliare la sua collezione e lo spazio espositivo che la accoglie, ha l’obiettivo di sviluppare un programma di attività parallele che dinamicizzino l’istituzione e stabiliscano collaborazioni con diversi istituti.
Infine, il progetto di ampliamento del museo in piazza Satta, al centro di un dibattito per una facciata. A Festarch il Man espone il progetto in tutte le sue parti.