Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Aperture domenicali, futuro senza vincoli

Fonte: L'Unione Sarda
6 ottobre 2009

Commercio. La nuova legge regionale prevede chiusure obbligatorie solo per Natale e Pasqua



Nessuna distinzione tra grande distribuzione e piccoli negozi, libertà d'orario, chiusura obbligatoria solo a Natale e Pasqua. In due parole, piena liberalizzazione: il disegno di legge regionale sul Commercio, che dovrebbe cancellare la norma varata dalla Giunta Soru nel 2006, darà un calendario unico e senza restrizioni alle attività commerciali dell'Isola.
NO A CHIUSURE FORZATE E dovrebbe eliminare il paradosso delle chiusure forzate che seguono un calendario diverso a Cagliari, Quartu, Quartucciu, Monserrato e Selargius. Il testo è già stato esaminato dalla sesta commissione del Consiglio regionale e potrebbe arrivare in aula entro fine anno. «Nella nuova legge non ci saranno differenze tra grandi e piccoli supermercati o negozi. Tutti avranno le stesse possibilità: ci sarà una piena libertà d'orario. C'è chi vorrebbe stabilire la facoltà di apertura 365 giorni all'anno, ma credo sia più giusto garantire la chiusura solo il 25 dicembre e per Pasqua», spiega Edoardo Tocco, consigliere del Pdl, componente della commissione.
DUE GIORNI DI CHIUSURA Due giorni di chiusura obbligatoria in un anno, ma negozi e centri commerciali «aperti a Ferragosto e per il primo maggio: la Sardegna è un'isola turistica e deve garantire certi servizi, anche e soprattutto in questi giorni». La legge regionale ora in vigore prevede la chiusura obbligatoria a Natale, Santo Stefano, Capodanno, Pasqua, 25 aprile e Primo maggio, ad eccezione del Cagliaritano.
INTESA CAGLIARI-QUARTU Un'area vasta che presto potrebbe avere un calendario concordato tra le amministrazioni. Il primo contatto risale a martedì scorso, quando a Quartu il sindaco Ruggeri ha incontrato i rappresentati del Comune di Cagliari, della Confcommercio e i sindacati. «Un'ipotesi di cui si è parlato è quella della chiusura a rotazione, per circoscrizioni», racconta Lino Bistrussu, vice presidente della Confcommercio e consigliere comunale cagliaritano. Un'altra idea riguarda i grandi centri commerciali, che potrebbero aprire a turno. In sostanza: una domenica il Carrefour e un'altra l'Auchan. Ma un eventuale accordo contrasterebbe con lo spirito del disegno di legge che insiste sulla libertà di apertura. (m. r.)

06/10/2009