Rassegna Stampa

web sardiniapost.it

Abbanoa, i sindaci bocciano il bilancio. Psd’Az litiga con ex ‘protetto’ di Solinas

Fonte: web sardiniapost.it
17 febbraio 2021

Abbanoa, i sindaci bocciano il bilancio. Psd’Az litiga con ex ‘protetto’ di Solinas
 

 

Il Bilancio 2019 di Abbanoa, quello senza i conguagli regolatori, è stato bocciato dai sindaci sardi. Senza appello il verdetto: ha detto “no” il 98 per cento delle fasce tricolori presenti all’Assemblea della spa, dove la Regione è azionista di maggioranza con oltre il 70 per cento delle quote, mentre il restante 30 è in mano ai Comuni. Intanto diventa ufficiale lo scontro tra il Psd’Az, il partito del governatore, e il presidente di Abbanoa, l’avvocato Gabriele Racugno, ex ‘protetto’ di Christian Solinas. I sardisti gli hanno chiesto anche oggi le dimissioni, ma Racugno si è rifiutato di lasciare.

La contrarietà dei primi cittadini era scontata. Anche perché il voto di oggi, al teatro Doglio di Cagliari, chiude il primo round di una partita che si combatte da mesi. Era dicembre quando i sindaci, attraverso i presidenti delle autonomie locali, Cal e Anci guidati rispettivamente da Andrea Soddu ed Emiliano Deiana, chiesero alla Regione di annullare l’Assemblea convocata dal Cda per votare il Bilancio senza i conguagli regolatori, ovvero i crediti della spa sui consumi.

Nella prima metà di dicembre dell’anno scorso non era successo ancora nulla: Roberto Frongia, da titolare dei Lavori pubblici, continuava a essere il super visore di Abbanoa e nel Cda non si erano ancora registrate dimissioni. L’antivigilia di Natale, Frongia è morto e con lui tutto il piano di affossamento delle spa, intorno al quale l’assessore dei Riformatori aveva costruito l’alleanza con lo stesso Racugno e con Fernando Ferri, l’amministratore delegato nominato in quota Sardegna 20Venti.

In buona sostanza, Frongia, Racugno e Ferri avevano Perché questo stava succedendo. Tanto che Solinas, d’intesa coi sindaci, il 16 dicembre aveva fatto saltare l’Assemblea dei soci, riconvocata a gennaio e nuovamente annullata. Sino all’appuntamento odierno.

È evidente che oggi ha vinto Solinas. I sindaci hanno bocciato la gestione Riformatori-Sardegna 20Venti e difeso invece la linea del governatore. Tuttavia è solo un primo round perché sulla richiesta di commissariare l’ente di controllo Egas, come chiesto ieri dal capogruppo del Psd’Az in Consiglio regionale, Franco Mula, è presagio di una spaccatura politica. Egas al momento è amministrato dal Pd attraverso il sindaco di Calangianus, Fabio Albieri. A cui Mula ha rimproverato un certo lassismo nel non contrastare la gestione Racugno, ma ha scritto pure che “ha chiesto parere per fermarla”. Quindi non si capisce il controsenso. Tutte e due le cose insieme non possono essere.

Con la bocciatura del Bilancio 2019, a parte la gravità del ritardo, è inevitabile un ritorno all’esercizio finanziario che aveva lasciato l’amministratore unico del Pd, Abramo Garau. Quel documento contabile, cestinato da Frongia, vale trecento milioni di euro e si chiudeva con dieci milioni di utili. Stralciando i conguagli regolatori si registra una perdita di nove. Ciò che avrebbe comportato una ricapitalizzazione da parte dei soci, inacettabile per i sindaci.

Nel bilancio che adesso andrà riesumato c’era anche la mano di Sandro Murtas, l’ex direttore generale inviso a Frongia e infatti declassato a “semplice” manager. Ma come evidenziato da Mulas, nella gestione Garau-Murtas, il primo semestre del 2019 si era chiuso con 56 appalti per un importo di 138 milioni; nella seconda metà dell’anno, gestione Racugno-Ferri c’è stato un dimezzamento dei lavori messi in cantiere. Il numero degli appalti è sceso a 30, per un importo di 67 milioni.

Chiuse le votazioni, l’assessore all’Urbanistica, Quirico Sanna, scelto da Solinas come rappresentante della Regione nell’Assemblea odierna, ha chiesto a Racugno di farsi da parte. Ma il presidente-avvocato non ne ha voluto sapere. La sfiducia sarà l’oggetto della prossima votazione.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)