Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Architettare il turismo è una questione d'amore

Fonte: L'Unione Sarda
30 maggio 2008



Come le monocolture imposte dai dominatori ai Paesi dominati, come quelle piantagioni di un unico cereale o di un solo legume rovinano i paesaggi e impoveriscono il suolo, «così il turismo di massa è una forma di colonialismo».
È il concetto che ieri a Cagliari, in una Manifattura Tabacchi strapiena di visitatori, ha aperto la seconda edizione di Festarch, il festival internazionale dell'architettura voluto e organizzato dalla Regione, dalle due università isolane e dall'Inarch.
A pronunciarle è stato Jacques Herzog, il progettista olandese noto nel mondo (anche) per aver firmato il Nido, il nuovo stadio di Pechino, e conosciuto in Sardegna (anche) per aver ripensato il sito minerario di Monteponi. È stata la sua lezione magistrale ad aprire una edizione dedicata proprio al concetto di turismo globale. «Parliamo continuamente di turismo - ha detto il presidente della Regione Renato Soru aprendo il Festarch - ma non abbiamo ancora trovato parole definitive: speriamo che da queste giornate venga un pensiero fattivo». Le occasioni non mancheranno, visto che la sola giornata di oggi conta venticinque appuntamenti in programma. «C'è un avvicinamento affettuoso tra Cagliari e l'architettura», gongolava ieri Gianni Campus, assessore comunale all'Urbanistica e architetto. Di sicuro c'è un allontanamento - spiegava Herzog - tra il turista di domani e le mete sempre uguali, standard, omologate nei comfort e nelle attrattive. Così come c'è - o dev'esserci - un allontanamento dal«modello Costa Smeralda»: un posto per pochi o comunque per poco, nel senso che ci si passa qualche giorno e poi via.
Reinventare il turismo, ripensare un fenomeno che pochi decenni fa non esisteva e oggi è un motore dell'economia mondiale vuol dire caratterizzare i luoghi, dare un segno al territorio dopo averlo capito a fondo, dopo averne inteso la storia e i caratteri. A quel punto può scattare l'incantesimo che ieri mostravano le diapositive scattate da Herzog in Cina: l'innamoramento tra gli abitanti e il segno architettonico. Nel caso specifico: l'entusiasmo dei pechinesi per il Nido, che da stadio si trasforma ora in logo per magliette, ora in cappello intrecciato e ancora in struttura per i giochi dei bimbi in un giardino pubblico.
In definitiva è stata una lezione sull'amore tra abitanti e architettura, quella che il premio Pritzker ha tenuto nel suo inglese piano e discorsivo davanti a un pubblico attentissimo. Alla fine applausi e ricreazione, con le performance degli artisti portati dal Man di Nuoro tra le mura della antica fabbrica di sigarette. Le lezioni riprendono stamattina alle 10,30, anche se in realtà oggi non si tratterà tanto di dissertazioni ex cathedra quanto di racconti, dialoghi e approfondimenti. Il primo appuntamento della giornata è nella Sala 1 con il giornalista Francesco Erbani (redazione culturale di Repubblica ) che racconta lo scempio del paesaggio in Italia. Interverrà Elio Garzillo, direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici. Sempre alle 10,30, ma nella Sala 4, Benedetto Camerana (rappresentante dello studio di architettura Camerana & Partners), Gianfranco Bombaci (2a+p) e Marco Rainò (brh+) presentano il loro lavoro. Interviene Fabrizio Gallanti, fondatore del Gruppo A12.
Tre incontri alle 11:30. Nella Sala 2 si parla di paesaggio rurale e scenari turistici in Marmilla con Pierre Donadieu, Paola Cannavò, Ippolita Nicotera, Roberto Gambino, Andreas Kipar, Carlo Monti, Bruno Gabrielli e con i coordinatori del workshop LabMar08. In Sala 5 appuntamento con Floris Alkemade - dell'Oma, fondato dal caposcuola e Premio Pritzker Rem Koolhaas che interverrà domenica alle 14,30 e non oggi come inizialmente previsto - che illustrerà con l'assessore regionale ai Lavori Pubblici Carlo Mannoni il progetto di riqualificazione di Sant'Elia, mentre in Sala 3 l'architetto cinese Qingyun Ma si confronterà con Luca Martinazzoli. Densissimo il programma pomeridiano. Da segnalare la lectio magistralis di Benedetta Tagliabue alle 14:30, l'incontro delle 17,30 sul rapporto fra architettura e media e, alle 21, la lezione di Guido Bertolaso, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'emergenza rifiuti campana.
CELESTINO TABASSO

30/05/2008